Recupero Casa Mazzoli accordo Comune-Ater

Fallito l’ennesimo tentativo di vendere l’edificio con un’asta pubblica Nel 2008 vennero fatte sgombrare alcune famiglie abusive da anni

di Laura Blasich

Casa Mazzoli non tornerà in vendita. Lo storico edificio del centro di Monfalcone di proprietà del Comune sarà ristrutturato dall'Ater. Amministrazione e Azienda territoriale hanno già iniziato a lavorare in questo senso, dopo che i tentativi di alienazione dell'immobile sono andati deserti e il degrado dell'edificio, del tutto vuoto da tre anni, si fa sempre più evidente. Oltre che costoso per l'ente locale: il Comune ha speso da inizio 2007 a oggi oltre 50mila euro per pagare il noleggio dell'impalcatura installata per evitare crolli su via Don Bosco. La possibilità di recuperare casa Mazzoli era già stata esplorata cinque anni fa da parte dell'Ater, che gestiva allora l'immobile per conto del Comune, ma con esito negativo.

Il progetto prevedeva di trasformare gli attuali 12 appartamenti molto grandi in 16 di dimensioni inferiori, ma con modifiche molto onerose, considerata l'età (oltre 100 anni), quindi le tecnologie costruttive impiegate, e lo stato di conservazione dell'immobile. L'inversione di marcia ora c'è, ma rimane sempre il nodo dell'investimento richiesto, non ancora del tutto sciolto. «Speriamo ci sia un contributo da parte della Regione», afferma il vicepresidente dell'Ater, il monfalconese Sergio Pacor, confermando come l'Azienda territoriale stia già lavorando anche a livello tecnico al progetto di recupero dell'edificio. «E' del resto davvero un peccato che uno stabile così - sottolinea Pacor - rimanga in quelle condizioni».

Nel 1908, quando fu costruita, casa Mazzoli era non solo il più alto edificio di Monfalcone, ma anche uno dei più notevoli dal punto di vista architettonico. Nel 2005, 9 dei 12 appartamenti erano però già vuoti. È così che sono iniziate le occupazioni abusive, corredate da alcuni episodi criminosi, che si sono concluse solo con lo sgombero messo in atto dal Comune a metà del settembre del 2008.

Ma non c’è soltanto Casa Mazzoli tra i beni che il Comune di Monfalcone non riesce proprio a vendere e tra questi vi è pure il mercato di via della Resistenza. Il nuovo tentativo di vendita, il quinto nell'arco di due anni, e andato infatti deserto.

Ciò nonostante il prezzo fosse tornato a scendere, passando dai 3,810 milioni di settembre, prima gara della nuova tornata di aste voluta dal Comune, ai 3,429 del secondo esperimento, il 10% in meno, come previsto dalle regole per l'alienazione degli immobili di proprietà pubblica. Per tenare di alienare ledificio il Comue sembra intenzionato a percorre un’altra strada, quella utilizzata per realizzare il nuovo parcheggio di via Giacich, cioè cedere l’immobile cambio della realizzazione di altre opere pubbliche.

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