Redditi 2012, è Monrupino il Comune più “ricco”

Per la Cgia di Mestre in tutta la provincia dal 2008 in poi ricchezza aumentata nonostante la crisi. In coda Muggia, il capoluogo è nella media

Non solo superano la crisi mostrando addirittura un consistente aumento di reddito nel cruciale periodo 2008-2012 ma evidentemente (se un tanto dicono le cifre) anche dichiarano tutto e sono contribuenti fedeli. È la inaspettata fotografia che dei sei Comuni della provincia esce dall’elaborazione dei dati Irpef realizzata dall’ufficio studi della Cgia di Mestre da cui innanzitutto risulta che i più ricchi di tutto il territorio sono gli abitanti del Comune più piccolo, Monrupino. Qui infatti l’imponibile per contribuente risulta, per il 2012, di 25.992 euro, appena un po’ più alto di quello dei triestini, che si assesta a 25.252 euro.

Ma il capoluogo combatte la battaglia del reddito fermandosi esattamente a metà strada rispetto al suo territorio. È battuto non solo da Monrupino, ma subito dopo da Duino Aurisina, che si situa in seconda posizione con 25.888 euro di imponibile a persona, e poi ancora da Sgonico con 25.577.

È qui però, proprio a Sgonico, che la situazione andrebbe ulteriormente indagata, perché questo è l’unico Comune che nel periodo 2008-2012 mette a segno un calo di reddito pari a quasi il 7%, mentre tutti gli altri centri (Trieste inclusa) viaggiano su una crescita tra il 3% e il 5%, con Monrupino di nuovo in posizione eclatante: durante gli anni in cui la crisi economica ha dispiegato dappertutto i suoi più nefasti effetti, in questa che appare come una strana oasi di crescente benessere coi suoi circa 800 abitanti l’aumento di reddito è da record per la provincia: più 6,5%.

In quinta posizione, per l’Irpef 2012, la Cgia di Mestre situa il Comune di San Dorligo della Valle, con 23.037 euro, e all’ultimo posto c’è la cittadina fin qui ancora non nominata, Muggia. Che in effetti secondo questa elaborazione risulta il Comune con gli abitanti relativamente più “poveri”: non supera i 22.641 euro l’imponibile medio del 2012. E, assieme a Duino Aurisina, è quello che nel periodo considerato (2008-2012) ha avuto la crescita di reddito più contenuta, del 3,4%.

«A seguito della crisi che ha aumentato il numero dei cassintegrati e dei disoccupati - segnala Giuseppe Bortolussi della Cgia - i dati medi riferiti all’imponibile Irpef rimangono ancora relativamente buoni. Tuttavia, la crisi ha impoverito un po’ tutte le fasce sociali e gli effetti più negativi hanno colpito soprattutto le famiglie numerose e quelle che si sono ritrovate senza reddito o con una sua forte decurtazione».

Evidentemente se questi sono i noti parametri del progressivo impoverimento delle famiglie, la provincia di Trieste espone una delle sue particolarità, di solito non ascrivibile alla colonna dei meriti: poca industria, molto terziario, molti stipendi “pubblici”, moltissime pensioni, famiglie numerose più che rare, pochi giovani. Tutti indicatori di un’economia in contrazione. Eppure, nonostante anche nel settore pubblico gli stipendi non crescano, e anzi la spesa per stipendi per legge debba ogni anno calare di ben definiti punti percentuali, la provincia nel suo complesso risulta aver avuto un aumento medio di imponibile Irpef del 5,1% tra 2008 e 2012, sistemandosi su una cifra media per contribuente di 25.071.

Poiché per la sua struttura il territorio “sente” con più ritardo gli effetti della congiuntura, vedremo quali dati elaborerà la Cgia per il 2013. Non è detto che la fotografia resti salda su cifre così confortanti. (g. z.)

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