Reddito garantito di 300 euro al mese

Approvato in giunta il regolamento sul nuovo ammortizzatore sociale. Case di riposo per non autosufficienti, avviata la riqualificazione. E’ l’importo medio dell’assegno regionale. Si parte a settembre: 10-15mila beneficiari
TRIESTE Un assegno medio mensile di circa 300 euro netti che potrebbe «aiutare» 10-15 mila cittadini del Friuli Venezia Giulia. Queste sono le stime della Regione, da verificare attraverso una fase sperimentale, sul reddito di cittadinanza che ieri ha avuto il via libera dalla giunta riunitasi a Ruda.


I beneficiari potranno mantenere il sussidio per 12 mesi (prorogabili a 24) ma dovranno osservare gli obblighi previsti dal patto sottoscritto con il Centro per l’impiego e con il servizio sociale. Inoltre potranno accedere all’assegno coloro i quali dimostreranno di avere un parametro inferiore ai 5 mila euro annui (parametro Isee modificato dalla Regione in «capacità economica permamente») se single, mentre per i nuclei familiari da 2 a 4 persone la soglia varia da 5.850 euro a 12.300 euro. La scala di equivalenza è ovviamente un parametro che cresce in base i componenti del nucleo familiare.


Il reddito di base è dunque un ammortizzatore che ha l’obiettivo di consentire, o comunque sostenere, chi si trova a dover affrontare il problema della precarietà, ma non deve diventare una sorta di «prebenda a pioggia». «Non è assolutamente una misura assistenzialistica - sottolinea l’assessore alla Salute Ezio Beltrame - infatti il regolamento prevede che il reddito di base sia revocato nel caso in cui l’utente non rispetti gli impegni presi con il Servizio sociale e con il Centro per l’impiego. Si tratta di un intervento sociale che promuove l’autonomia delle persone e del loro nucleo familiare».


Il reddito di base, il cui assegno non è soggetto a tassazione, è rivolto alle persone che hanno perso il lavoro e sono alla ricerca di reinserimento nel mondo lavorativo. Ma in quali casi il beneficiario rischia di perdere la prestazione? «Ad esempio - risponde Beltrame - se una persona cui viene messo a disposizione il reddito di base rifiuta un’offerta di lavoro oppure se non si presenta ai corsi di formazione consigliati dal Centro per l’impiego. Inoltre i cittadini ai quali sarà erogata la prestazione avranno l’obbligo di comunicare entro 30 giorni ogni variazione derivata dalla mutata composizione familiare delle condizioni di reddito, di patrimonio, di residenza dichiarate al momento di presentazione della richiesta, pena la revoca del sussidio».


L’importo dell’assegno sarà determinato sulla differenza tra il reddito dichiarato e la soglia di reddito minimo. In partica se un cittadino dichiara di aver percepito 2.500 euro, gli altri 2.500 euro saranno erogati dal Comune (ai quali andranno i finanziamenti regionali pari a 22 milioni di euro) con un assegno da 208 euro mensili. Per le donne in gravidanza è previsto un incremento dell’assegno fino a un massimo del 30%.


«I tetti sono stati stabiliti per il 2007 e il 2008 anche per verificare questa prima fase di transizione - continua l’assessore Beltrame -. Se sarà necessario faremo degli aggiustamenti. Secondo i dati dell’Istat attualmente i redditi Isee al di sotto dei 5.000 euro sono posizionati in Regione tra le 5 mila e le 7 mila unità, con i nostri parametri risulterebbero quasi il doppio. L’importo medio dell’assegno di integrazione, secondo le prime stime, dovrebbe aggirarsi sui 300 euro mensili». Ma quando i cittadini che hanno i requisiti potranno presentare le domande? «Ora partiranno tutti i tavoli di concertazione con i sindacati e le parti sociali - dice Beltrame -. Il nostro obiettivo è di partire con il reddito di base dal 1. settembre». Infine sempre negli interventi nel settore welfare e assistenza ieri è stato deliberato dalla giunta l'avvio del processo di riqualificazione della rete residenziale per anziani non autosufficienti. «L'obiettivo è riorganizzare la rete con una distribuzione territoriale e di standard di offerta assistenziale omogenea - dice l’assessore Beltrame - in modo da tenere in maggiore considerazione il bisogno e le risorse economiche degli anziani. Cominceremo con la Bassa friulana e proseguiremo con l’Ass Triestina». La fase propedeutica si concluderà entro la fine del 2007.

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