Referti medici e posta in ritardo Il ritiro ora torna negli ospedali

I pazienti dovranno, a partire da domani, andare a prendere gli esami al Cup L’Asugi: «Tempistiche di consegna troppo lunghe, ma li metteremo online»



Tempistiche di consegna a domicilio troppo lunghe. E l’Asugi ripristina il ritiro dei referti medici cartacei di persona nei diversi Cup. Se l’era-Covid secondo alcuni avrebbe potuto rappresentare, pur nell’emergenza , l’occasione per una definitiva accelerazione sul fronte della digitalizzazione dei servizi, almeno per ora il vento del cambiamento non sembra ancora poter soffiare. Perlomeno non nell’Isontino.

Con una nota diramata in queste ore, infatti, l’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina comunica che «a causa dei tempi sempre più lunghi per il recapito del referto di laboratorio al domicilio postale del paziente (si pensi in primis agli esami del sangue ndr) si vede necessario proporre nuovamente il ritiro del referto cartaceo allo sportello dei Cup».

Per questa ragione, già a partire da domani gli utenti potranno nuovamente ritirare anche i referti di laboratorio dei propri esami medici allo sportello. All’atto della prenotazione, informa Asugi, gli operatori del Cup continueranno comunque a incentivare anche la refertazione online e, dove richiesto dall’utente, anche l’invio a domicilio («sempre informando rispetto le lunghe tempistiche di recapito» sottolinea nuovamente l’Azienda Sanitaria). Questo principio varrà sia per il mandamento di Gorizia che per quello di Monfalcone. È chiaro che in un territorio dall’età media piuttosto alta come la provincia di Gorizia non tutta l’utenza è ancora in grado di approcciarsi al digitale. Per questa ragione, il ricorso alla cara, vecchia posta ordinaria costituiva comunque una valida alternativa. Ma con i malanni certo non si scherza ed anche un solo giorno di ritardo nella consegna dell’esito degli esami può costituire un problema: piscologico, innanzitutto, e voglia il cielo non anche dal punto di vista sanitario. «Le segnalazioni dei cittadini raccontano di una media di 10, 15 giorni di attesa per ottenere i referti» fanno sapere, seppure a taccuini spenti, da Asugi. Da Poste Italiane per ora non giunge una replica sulla presa di posizione dell’Azienda Sanitaria Giuliano-Isontina. Di certo l’azienda è sensibile al confronto con il territorio, come dimostra il recente incontro che si è tenuto via web tra i rappresentanti di Anci Fvg, l’associazione dei sindaci della nostra regione, e le stesse Poste Italiane.

La riunione seguiva quella dello scorso febbraio tra il Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, e una rappresentanza dei primi cittadini del Friuli Venezia Giulia, che si era concentrata anche su alcune migliorie nei servizi richieste dagli amministratori locali. In quell’occasione pur nel perdurare dell’attuale situazione epidemiologica, ha dichiarato di voler continuare a garantire e migliorare il servizio su tutto il territorio nazionale, «nel rispetto della preminente esigenza di tutela della salute dei propri lavoratori e dei cittadini. Nell’attuale fase di graduale avvicinamento ad una situazione di normalità, l’erogazione dei servizi è stata rimodulata col progressivo ripristino dell’operatività della rete degli uffici postali e dei servizi di consegna della posta». —

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