Regeni, media egiziani: i servizi seguivano Giulio

IL CAIRO. Caso Giulio Regeni, in attesa del vertice fra investigatori egiziani e italiani in programma martedì 5 aprile a Roma arrivano novità rilevanti dall'Egitto. Nell' «esaustivo dossier» che «una delegazione della sicurezza egiziana» consegnerà al procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, ci sono anche i risultati di indagini compiute da apparati egiziani sui numerosi incontri dal giovane ricercatore friulano con ambulanti e sindacalisti al Cairo: citando «fonti della sicurezza», lo scrive Al-Akhbar, uno dei maggiori quotidiani egiziani oggi in edicola.
Il dossier, precisa il giornale, comprende «molti documenti e informazioni importanti» tra cui «foto» e «tutte le indagini su Regeni dal suo arrivo al Cairo fino alla sua scomparsa», ovvero «gli innumerevoli rapporti, i segreti dei suoi incontri con i lavoratori e i responsabili di alcuni sindacati sui quali conduceva ricerche e studi». Quanto riportato dal giornale, se venisse confermato, confermerebbe per la prima volta ciò che le autorità egiziane hanno sin qui negato, ovvero un coinvolgimento dell'intelligence del Cairo nella vicenda del giovane ricercatore originario di Fiumicello, scomparso nella capitale egiziana il 25 gennaio e ritrovato cadavere il 3 febbraio, sul corpo segni di torture.
Nel dossier egiziano che sarà portato a Roma su Regeni, scrive ancora Al-Akhbar, ci sono «anche le deposizioni dettagliate dei suoi amici sugli spostamenti durante i suoi ultimi giorni al Cairo» e quelle «dei vicini dell'appartamento in cui viveva» nella capitale egiziana. Il giornale scrive che nel rapporto del ministero dell'Interno egiziano per la Procura di Roma ci sono anche «informazioni importanti» sulla banda di criminali uccisi al Cairo e che avevano rapinato «l'italiano David qualche mese fa». La delegazione egiziana inoltre consegnerà «gli effetti» personali di Giulio, tra cui il passaporto, trovati nell'abitazione della sorella del capobanda, preannunciano le fonti del giornale, senza fornire nuovi elementi su chi ne sarebbe stato in possesso prima del fratello della donna.
Intanto si apprende che una delle richieste che verrà fatta da inquirenti e investigatori italiani il 5 aprile sarà quella di acquisire dagli omologhi egiziani i tabulati telefonici e il traffico di celle di una decina di persone tra cui amici e conoscenti di Giulio Regeni per ricostruire gli spostamenti da lui compiuti nei giorni precedenti la sua scomparsa.
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