Regione Fvg, l’assestamento di bilancio supera la prova dell’aula e riabilita la “legge mancia”

Infilato all’ultimo nella manovra da 165 milioni anche un doppio emendamento per prevenire abusi sui bambini. Il Pd si astiene. E i grillini non partecipano al voto

TRIESTE Dalla “legge mancia” per le piccole associazioni ai contributi per le telecamere in asili e case di riposo, passando per il bonus bellezza, i defibrillatori nelle scuole, la redistribuzione dell’extragettito Imu ai Comuni e le polemiche sulla modifica dell’ultima ora subito battezzata “emendamento Bibbiano”. È legge l’assestamento di bilancio, che dopo le modifiche apportate in Consiglio regionale sale ad un totale di 165 milioni, pur rinviando all’autunno l’utilizzo di buona parte del tesoretto da 30 milioni annunciato a inizio manovra.

Le macro poste

Il centrodestra destina 31 milioni a salute e politiche sociali, 29 alle risorse agricole, 23 alle infrastrutture, 22 alle autonomie locali, 19 alle attività produttive, 16 a lavoro e formazione, 12 all’ambiente, 8 a finanze e patrimonio, 4 a cultura e sport. Un’impostazione che, a parte le polemiche sorte sui singoli provvedimenti, finisce per incontrare l’astensione benevola del Partito democratico e la non partecipazione al voto del Movimento 5 stelle, in polemica proprio con la “legge mancia”.

La “legge mancia”

Dopo la bocciatura della prima versione dell’emendamento, la maggioranza approva la norma che prevede i mini contributi a pioggia per le piccole associazioni. Le opposizioni stigmatizzano la misura, difesa in Aula dal presidente Massimiliano Fedriga, che sottolinea «l’introduzione di un regolamento e di una commissione di valutazione: altro che legge mancia, c’è necessità di dare risposte ai territori e superare le poste puntuali».

La partita Bibbiano

A tenere banco è pure l’emendamento Bibbiano, che stanzia 200 mila euro per un progetto pilota che prevede la videoregistrazione dei colloqui fra minori e assistenti sociali nell’ambito di procedimenti giudiziali e amministrativi. La norma passa col voto di centrodestra e grillini. Fedriga si dice «deluso ed esterrefatto per l’astenzione del Pd: la nostra è una risposta di tutela a famiglie e minori, perché a Bibbiano sono stati rovinati minori, mamme e papà. Non ci sono speculazioni». Il dem Bolzonello dice di ritenere «condivisibile il progetto, ma purtroppo le proposte si fanno spesso per strumentalizzazione politica». A proposito di telecamere, ricevono il via libera anche i 3 milioni per l’installazione facoltativa di telecamere a circuito chiuso all’interno di asili e residenze per anziani e disabili: le strutture che aderiranno riceveranno un bollino di certificazione.

Sanità

Sul fronte della salute, con uno stanziamento che va in buona parte in investimenti tecnologici, ottiene approvazione unanime la posta da 430 mila euro per l’acquisto di un defibrillatore automatico per ciascuna scuola pubblica della regione. L’assessore Riccardo Riccardi porta a casa anche 270 mila euro per l’avvio di una struttura sperimentale in grado di accogliere padri separati in difficoltà economica. Non mancano 265 mila euro per attuare azioni di contrasto al traffico internazionale di animali.

Bonus bellezza

A caratterizzare la manovra c’è poi il bonus bellezza. Il meccanismo andrà chiarito, ma prevede un supporto economico fino all’80% agli interventi edilizi di particolare pregio architettonico nei centri storici. Un milione sarà dedicato all’installazione di guardrail sulle curve pericolose a tutela dei motociclisti. Non mancano 4,5 milioni per lo scorrimento delle graduatorie dei lavori di riqualificazione dei borghi storici, 2 milioni per la portualità, 2,5 milioni per il rinnovo dei mezzi per il trasporto scolastico, 1,5 milioni per il trasporto vie acqua, 1,5 per interventi antisismici nelle scuole e 1,5 per i restauri delle opere di culto. La Regione dà infine il via libera alla costituzione della società di gestione del Porto Vecchio di Trieste.

Economia e imprese

Sul fronte delle imprese, la giunta investe 3 milioni su Friulia per interventi a favore delle aziende in crisi e 1,5 milioni per l’internazionalizzazione attraverso le Camere di commercio. Diverse le iniezioni finanziarie a beneficio del turismo, come i 400 mila euro per i cammini delle fede, i 50 mila per il recupero dei siti della Grande guerra, oltre al solito stanziamento milionario per le diverse iniziative di Promoturismo. Sul fronte dell’agricoltura, spiccano i 18,5 milioni per il fondo di rotazione, i 4,2 per il fondo emergenze e un milione per il sostegno ad acquacoltura e imprese di pesca in difficoltà.

Enti locali

Sugli altri versanti si segnalano i 16 milioni a favore dei Comuni, derivanti dalle compensazioni dell’extragettito Imu e dalla marcia indietro sul sistema perequativo introdotto dal centrosinistra ai tempi delle Uti. La Regione aggiungerà poi 350 mila euro all’Art bonus statale, per favorire il mecenatismo delle imprese, mentre 800 mila per la valorizzazione dei siti archeologici, 600 mila alla creazione di un museo etnografico, 400 mila allo scorrimento della graduatoria dei finanziamenti alle società sportive e 250 mila alle squadre dilettantistiche militanti nelle massime serie.

Mobilità

Di rilievo lo stanziamento da un milione per l’installazione di pannelli fotovoltaici al Trieste Airport, mentre 250 mila euro contribuiranno all’acquisto di biciclette elettriche e tradizionali da parte di enti pubblici e privati. L’assessore Fabio Scoccimarro punta inoltre 5 milioni per opere idrauliche e rimozione amianto.

Lavoro

L’assessore Alessia Rosolen stanzia infine 8 milioni per le politiche attive del lavoro, con forte accento sulle stabilizzazioni dei contratti a tempo determinato. Un milione andrà ai cantieri di lavoro e 2,6 milioni sosterranno l’acquisto di arredi, attrezzature e strumenti informatici nelle scuole. Non manca la polemica con le opposizioni per i 200 mila euro destinati dalla giunta alla diocesi di Trieste per una serie di iniziative sul rapporto tra scienza e fede. —




 

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