Resort, ville e due marina maxi investimento a Lagosta

È una delle ultime isole croate non ancora toccate dal turismo di massa Zagabria lancia un bando internazionale per la realizzazione di nuove strutture

FIUME Fra le isole abitate della Croazia, Lagosta (Lastovo) è la più lontana dalla terraferma, e nei decenni non ha visto sviluppo tanto che molti residenti hanno cercato fortuna altrove: oggi ci vivono non più di 790 persone, contro le duemila che si contavano una settantina di anni fa. È una delle ultime isole croate dove il turismo di massa non è mai arrivato: a contribuire a questa situazione è stata, oltre alla distanza dalla costa croata, la presenza quasi cinquantennale dell'Armata popolare jugoslava, che impediva la presenza di cittadini stranieri sull’isola.

Lo scenario potrebbe però ora cambiare: il ministero dei Beni statali ha bandito infatti una gara internazionale per la costruzione di un albergo e di ville di lusso, per un totale di 500 posti letto; e per la concessione di due marina, che potrebbero ospitare fino a un totale di 400 imbarcazioni. Si tratta di infrastrutture che dovrebbero rivitalizzare l’isola, che fu amministrata dal Regno d'Italia tra le due guerre mondiali.

Il progetto è compreso nel Piano regolatore di Lagosta, varato nel 2017, e per la sua realizzazione - queste le stime – dovrebbe venire investito mezzo miliardo di kune, pari a circa 67 milioni di euro. Gli impianti sono destinati a sorgere in località porto San Giorgio e Kremen, nell'isoletta di San Giorgio (Prežba), collegata tramite ponte all'abitato di Passadur, a Lagosta. In questi due siti si trovano strutture un tempo appartenute all'esercito con la stella rossa, ormai in forte degrado e che il futuro investitore potrà demolire senza permessi speciali. L'insediamento turistico si estenderà su un'area di 25,6 ettari; giacché si trova nel Parco naturale dell'Arcipelago lagostano, andrà rispettata rigorosamente la tutela dell’ambiente, posizionato in mezzo all'Adriatico.

Il piano prevede ancora che l'hotel abbia 450 posti letto, le ville 50, e che si aggiungano piscine, impianti sportivo–ricreativi, esercizi ristorativi e anche uno scalo per idrovolanti. Considerato che il governo croato ha stabilito che albergo e ville siano collegati, gli offerenti dovranno farsi avanti per l’intero progetto e non solo per una parte di esso.

La scelta verrà fatta quest'anno o al più tardi nel 2020. L'investitore prescelto dovrà approntare strutture ricettive e porticcioli entro un massimo di 5 anni. I materiali usati per la costruzione dovranno rispettare l'ambiente mediterraneo, e l’albergo potrà avere un massimo di quattro piani. Sarà possibile installare pannelli solari. Quanto ai due porticcioli, la concessione avrà la durata massima di 50 anni. Mezzo secolo durante il quale si calcola che lo Stato croato incasserà - grazie ai diritti di concessione e di costruzione - circa 950 milioni di kune, pari suppergiù a 128 milioni di euro. —


 

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