Resta agli arresti domiciliari la badante ladra di gioielli

TRIESTE Il gip Marco Casavecchia ha confermato la custodia cautelare di Antonietta G., la badante 49enne ripresa da una telecamera mentre si appropria di gioielli di famiglia della signora anziana per cui lavorava, cui ha sottratto pure qualche centinaio di euro. Rimane dunque agli arresti domiciliari. La donna ha confessato, messa con le spalle al muro dalle prove schiaccianti di un intero video che l’aveva immortalata mentre con nonchalance, a turno appena iniziato, aveva sfilato, scatola dopo scatola, diversi monili di una donna di 87 anni, da poco uscita dall’ospedale, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto.
L’11 agosto, la data che riporta il filmato, sarebbe stata l’ultima volta in cui l’operatrice avrebbe approfittato dell’assistita. Infatti la polizia l’aveva arrestata pochi secondi dopo che la donna aveva lasciato l’abitazione in cui lavorava il sabato, con addosso 90 euro - i poliziotti avevano fotocopiato alcune banconote dell’anziana, in modo da conservarne traccia - e diversi gioielli.
Sono undici o dodici le gioie che avrebbe sottratto da un armadietto all’interno di una stanza che al momento risultava inutilizzata. I famigliari dell’anziana se ne erano accorti immediatamente. La prima volta in cui aveva rubato era stata il 28 luglio. La seconda il 4 agosto, quando si era portata via anche 60 euro, la terza e ultima l’11 agosto. Una volta acquisite le prove però, i parenti dell’assistita non avevano idea di come procedere. Hanno scelto di non dirle nulla e si sono rivolti all’avvocato Andrea Piras. «Lui ha preso in mano l’intera situazione - specifica ancora il figlio -, senza di lui non so come avremmo fatto. Ma devo anche ringraziare la polizia, la 4a Sezione Reati contro il patrimonio della Squadra mobile, soprattutto per la professionalità. Il giorno dopo la nostra chiamata ha agito immediatamente».
Dopo questa vicenda che ha scosso l’intera famiglia, che aveva intercettato la oss attraverso il passaparola, l’87enne resta comprensibilmente turbata. «Mia madre è distrutta - spiega il figlio della vittima -, le aveva portato via tutti i ricordi e non li abbiamo recuperati tutti. Mi aveva addirittura fatto una promessa, prima che scoprissimo l’autrice del furto: voleva ricomprare tutti i gioielli, perché appartenevano alla sua famiglia. Ma come può una persona approfittare della debolezza di una signora malata?».
La badante, operatrice socio sanitaria anche in una casa di riposo, si sarebbe scusata con giudice e famigliari, sottolineando il difficile periodo che sta passando: con mille euro al mese deve mantenere se stessa, la figlia e la nipote neonata. Dei mille euro di stipendio, al netto di diverse spese, le rimarrebbero solo 400 euro al mese. Adesso comunque sarebbe pronta a risarcire e a restituire l’equivalente dei gioielli ai Compro oro in cui si era recata. «Ha richiesto però ora di poter lavorare - ha specificato l’avvocato Massimo Scrascia, che la difende -, elemento avvallato dal giudice in particolare però solo se non avviene un contatto con l’utenza. Ora stiamo cercando di procedere in questo senso». In passato, secondo il legale dell’oss, quest’ultima non avrebbe commesso reati simili, A suo carico non risulterebbero altre denunce per furto. —
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