Restaurare la cupola è il sogno della scienziata

Come contribuire al progetto. Sottoscrizione tramite conto corrente o il sistema elargizioni del giornale
Silvano Trieste 08/04/2013 Osservatorio Basovizza
Silvano Trieste 08/04/2013 Osservatorio Basovizza

La cupola di Urania Carsica fu costruita nella seconda metà degli anni Sessanta quando Margherita Hack era direttore dell’Osservatorio astronomico. A lungo è servita alla ricerca scientifica e anche quando il tempo l’ha resa obsoleta da quel punto di vista è rimasta un eccezionale strumento divulgativo. Per definirla con le parole di Teddy Reno, «un posto dove i ragazzi possono guardare la luna a distanza ravvicinata».

Per il restauro servono all’incirca 130mila euro. La cupola ha ospitato più di 20mila visitatori dal 1998 al 2009, quando dovette chiudere in seguito a gravi guasti strutturali.

È partita da qualche giorno una sottoscrizione pubblica promossa da Televita in collaborazione con Il Piccolo. Il numero del conto corrente bancario è della Cassa di risparmio in Bologna (Carisbo). Codice Iban: IT44 Q063 8502 5631 0000 0002 191. Causale: “progetto di ristrutturazione Urania Carsica”.

Il conto si appoggia a Sofos associazione per la divulgazione delle scienze. È il sogno dell’astrofisica Margherita Hack che nel 1965, da direttore dell’Osservatorio astronomico di Trieste, creò dal nulla la stazione osservativa di Basovizza. La sottoscrizione può essere fatta anche tramite il sistema delle elargizioni del Piccolo con la causale: “progetto di ristrutturazione Urania Carsica”.

Una volta ristrutturata la cupola, Urania Carsica potrà tornare ad essere un punto importante della proposta culturale della città e della regione. Costituisce infatti uno dei punti di partenza e la prova storica delle origini antiche della vocazione scientifica di Trieste. Già negli anni Sessanta la città faceva della scienza uno dei suoi baluardi.

«Salviamo quindi Urania Carsica e torniamo a sognare guardando il cielo», commenta Teddy Reno.

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