Riaperta la De Wave dopo il decesso. Svolta l’autopsia

Ieri mattina al San Polo l’anatomopatologo Da Broi ha eseguito l’esame sul corpo dell’operaio 47 deceduto dopo un malore in fabbrica
Bonaventura Monfalcone-28.06.2019 De Wave-Impresa-Via III armata-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-28.06.2019 De Wave-Impresa-Via III armata-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura



Ha ripreso ieri mattina, a pieno regime, l’attività della De Wave srl, sede locale della multinazionale che produce arredi per navi croceristiche in via Terza Armata 6. La produzione al Lisert si era in via precauzionale sospesa venerdì, a seguito del decesso in fabbrica dell’operaio goriziano Marco Ariete, 47 anni, colto da malore il giorno prima, durante il turno di lavoro, e nel primissimo pomeriggio trasportato d’urgenza al San Polo, dove un paio d’ore dopo era spirato.

I sintomi – forte emicrania e febbre alta, con picco di 41 gradi raggiunti all’ospedale – avevano fatto scattare il protocollo ministeriale per meningite batterica, anche se i test e gli esami strumentali (l’uomo era stato sottoposto a Tac) non avevano dato evidenza a questa ipotesi. Motivo per il quale parenti e colleghi dell’operaio, una ventina di persone in tutto, erano stati comunque sottoposti per un principio di massima precauzione a profilassi antibiotica preventiva. Stessa cosa per gli operatori sanitari che l’avevano assistito.

Vista la sintomatologia, infatti, nonostante i primi esiti che non decretavano meningite, non era stato possibile escludere del tutto, alla luce anche di un decesso tanto repentino quanto fulminante, una qualche forma rara di questa patologia, in letteratura medica pur descritta e presente, almeno stando a quanto riferito la scorsa settimana dal direttore del Dipartimento di Prevenzione Gianni Cavallini.

Trattandosi, nell’ipotesi ponderata, di una malattia diffusiva, a tutela della salute pubblica si era reso necessario disporre dunque l’autopsia sul corpo dell’uomo. L’esame autoptico si è svolto ieri mattina all’ospedale San Polo, secondo quanto confermato dall’Azienda sanitaria 2. A condurlo il medico legale friulano, Ugo Da Broi, lo stesso che giovedì aveva svolto la prima ispezione cadaverica. Ci vorranno tuttavia giorni prima di avere le risposte e dunque chiarire cosa effettivamente ha causato la prematura morte dello sfortunato operaio, avvenuta sotto gli occhi sgomenti dei colleghi, i primi, assieme alla direzione dell’azienda, a intervenire per tentare di aiutare l’uomo e ad allertare i soccorsi.

Ariete era crollato a terra all’improvviso, colto da convulsioni febbrili, e non aveva mai più ripreso conoscenza, nonostante i disperati tentativi degli operatori sanitari.

Stando a quanto appreso il 47enne, residente a Gorizia, lavorava da appena un mese alla De wave srl, dove era stato assunto attraverso agenzia interinale. Si occupava di assemblaggio e taglio. Stando a fonte sindacale svolgeva la coibentazione dei pannelli esterni, isolanti, dei bagni sulle grandi navi bianche. —





Riproduzione riservata © Il Piccolo