Riaprirà ad Aquileia l’Ostello della gioventù

AQUILEIA. L'Ostello della gioventù di Aquileia riaprirà quanto prima. Questa, almeno, è la volontà dell'amministrazione comunale, che ha comunicato di voler risolvere entro marzo il problema della “Domus Augusta”, chiusa dal novembre scorso. Il Comune di Aquileia, proprietario della struttura ricettiva low cost dedicata a studenti e ai giovani turisti, ha poi ricordato di aver predisposto, nel piano regolatore, la possibilità per un investitore di costruire un grande albergo: esso sarà rivolto ai visitatori che prediligono un'accoglienza qualitativamente più alta dell'ostello a prezzi comunque vantaggiosi. Così ha infatti risposto il vicesindaco di Aquileia, Luciano Cicogna, al caso sollevato su "Il Piccolo": «La nostra volontà è di trovare una soluzione entro la fine di marzo, sperando che la situazione si sblocchi per Pasqua.
“Famiglia cooperativa”, cui era stata affidata la gestione dell’Ostello, ha dichiarato chiusura volontaria e sta decidendo se passare il testimone a un'altra coop. Se nessuno volesse subentrare, apriremo una gara d'appalto e l'Ostello verrà affidato al miglior offerente». L'altro punto interrogativo riguarda i proventi della struttura che dovrebbero essere destinati agli scolari poveri, come previsto nel testamento di Anna Sedmach, la vedova Sissul che nel 1917 lasciò alcuni beni, tra i quali il terreno su cui fu costruito l'asilo trasformato in Ostello nel 2000 con i fondi del giubileo. Sul nodo, l'assessore Cicogna ammette che ciò è stato considerato, ma nei limiti del possibile perché la struttura, finora, ha fatto accumulare solo spese al proprietario.
Cicogna ribatte poi all’assessore provinciale Franco Matitussi: «Per il ruolo che riveste dovrebbe avere ben chiaro che c’è una netta distinzione di ruoli e competenze tra proprietà e gestione: che la “Famiglia cooperativa”, gestore dell’Ostello, sia in liquidazione non è certo responsabilità del Comune, il quale ha comunque messo in atto tutte le iniziative per riscuotere i crediti dovuti, che non dispera di poter incassare in tempi brevi. È poi del tutto banale riprendere la dichiarazione del sindaco Alviano Scarel di un anno fa che confermava il ruolo importante che l’Ostello ha per l’offerta ricettiva di Aquileia: esso è tutt’ora la struttura più importante in termini di posti-letto che questa città ha». «Il problema è un altro – continua - e che il Mattiussi albergatore di Aquileia conosce bene: questa città non ha sufficienti strutture ricettive per dare risposte adeguate ai tanti viaggi organizzati che ogni anno raggiungono il polo archeologico». Da qui l'area di 12,5 ettari messa a disposizione dal Comune in località Ceretta a Sud di Aquileia per eventuali investitori che volessero costruire un albergo di 25mila metri quadrati: «Non si tratta di un mega-hotel – chiosa Cicogna - ma di una struttura capace di dare risposte al turismo che caratterizza la città romana, fatto di gruppi di turisti d'Oltralpe che non vanno né in Ostello né negli hotel di lusso».
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