Riccardo e Zero Folle campioni di riporto

Il triestino, fondatore di Oasi Retriever, ha portato in trionfo il team italiano agli Internazionali inglesi
Di Elisa Lenarduzzi

Grazie a fiuto, dedizione e obbedienza hanno sbaragliato la concorrenza, portandosi a casa una vittoria storica, «primo team italiano a vincere una gara da riporto all’estero», in questo caso l’International Retriever Team Event organizzato la settimana scorsa a Chatsworth, in Inghilterra, dal Kennel Club inglese.

Protagonisti di questa impresa, assieme ad altre tre coppie cane-padrone provenienti da Toscana e Lombardia, sono stati il triestino Riccardo Raccanelli e il suo labrador Waterfriend Zero Folle, già campione italiano.

La gara, che ha visto la partecipazione di nove nazioni, ciascuna con quattro cani, consisteva in una simulazione di caccia senza selvaggina, nella quale i retriever dovevano trovare e riportare la preda ai loro padroni in condizioni diverse e con vari gradi di difficoltà, come in acqua o all’interno di un bosco. Sfida nella quale il team italiano si è dimostrato il più forte di tutti.

Ovviamente felice di questa vittoria è Riccardo, 38 anni, che al suo lavoro da operaio affianca, ormai undici anni, la sua passione per i cani e il riporto all’interno dell’associazione Astor Oasi Retriever, nata nell’agosto 2004 e intitolata proprio al suo primo cane: «Oltre che all’addestramento dei cani da riporto ci occupiamo anche di pet therapy, operazioni di salvataggio in mare e accompagnamento di ciechi e anziani - spiega -. Alcune caratteristiche dei retriever, infatti, come il fatto di essere facili da addestrare e desiderosi di compiacere il proprio padrone, li rendono i cani ideali per questo tipo di attività a sfondo sociale. Si tratta solo di incanalare queste qualità attraverso l’addestramento ed è quello che facciamo a Trebiciano».

La disciplina di riporto, l’unica riconosciuta ufficialmente per le razze retriever, è diventata, per Riccardo, una vera e propria passione che lo ha spinto a raggiungere, negli ultimi anni, i vertici a livello italiano. «Con il mio cane precedente ho vinto la Championship italiana, mentre a Zero Folle manca solo un titolo per diventare campione internazionale - conferma -. Io stesso sono l’italiano che ha gareggiato più volte all’estero in competizioni a squadre, fino al trionfo “storico” ottenuto dal nostro team la settimana scorsa nel Derbyshire».

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