Ricette all’italiana riporta in tv la cucina e i sapori goriziani

Le telecamere della tv nazionale tornano ad accendersi su Gorizia. Si svolgeranno nella giornata di oggi in città le riprese delle tre puntate della trasmissione “Ricette all'italiana” che andranno in onda su Rete 4 tra dicembre e gennaio.
Il format condotto dal popolare Davide Mengacci si inserisce nel filone ormai ampiamente di successo delle trasmissioni dedicate a cucina ed enogastronomia, ma sposa e valorizza anche storia e cultura del territorio, offrendo alle location nelle quali vengono registrate le puntate una vetrina importante.
“Ricette all'italiana” va in onda su Rete 4 ogni giorno all’ora di pranzo, poco prima del telegiornale, e vanta uno share nazionale del 6%. Anche pensando a tutto questo il Comune ha deciso di accogliere la proposta arrivata dalla Me Production di Roma nella scorsa estate, investendo 7.320 euro per dare la possibilità alla troupe di Davide Mengacci di effettuare riprese e approfondimenti in città.
«Cerchiamo di utilizzare tutti gli strumenti possibili per diffondere al meglio l’immagine della nostra città, e tra questi ci sono anche le televisioni nazionali – dice il sindaco Rodolfo Ziberna -. Gorizia vanta tante e tali eccellenze, dal punto di vista enogastronomico ma anche paesaggistico e storico, da suscitare interesse in ambito sia nazionale che internazionale. Ecco perché è bene farci conoscere il più possibile».
Interessante è infatti la strutturazione della trasmissione. In ogni puntata, oltre a preparare assieme a chef del territorio alcuni prodotti d'eccellenza dell'enogastronomia locale, Davide Mengacci va alla scoperta di luoghi, storie e bellezze da valorizzare. In questo modo Gorizia avrà in totale 9 focus (tre per ognuna delle tre puntate) da proporre ai telespettatori. L'assessore al Turismo Fabrizio Oreti, dopo un sopralluogo, ha concordato con la troupe di Rete 4 di girare le puntate in Castello – dove ad affiancare Mengacci nella preparazione delle ricette saranno le chef Chiara Canzoneri ed Elena Pintar dell'associazione “Gorizia a tavola” - dando però visibilità con diversi video anche a villa Coronini, piazza Transalpina, sinagoga, palazzo De Grazia e Museo di Santa Chiara. «Saranno tantissimi gli spunti che avremo modo di portare all’attenzione della produzione – spiega Fabrizio Oreti -, anche perché Gorizia è una città unica nel suo genere, piena di specificità da far conoscere al grande pubblico su scala nazionale. E questo indubbiamente colpisce anche gli addetti ai lavori. Ai cittadini più curiosi, invece, consiglio di fare un passaggio oggi dalle parti del castello, per visionare il set». —
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