Richiesto il fallimento ai costruttori di Tiare

Istanza promossa da una delle ditte creditrici della Fogliata Spa, oggi Edilcos Il Comune di Villesse vanta un milione. Il sindaco Deffendi: «Nessuna risposta»
Bumbaca Gorizia 16_01_2017 Tiare rifiuti costruzione © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 16_01_2017 Tiare rifiuti costruzione © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

VILLESSE. Lo scorso gennaio erano stati condannati dal Tribunale di Brescia gli imprenditori Gabriele e Pietro Fogliata, al vertice delle società Fogliata Spa e Immobiliare Arco. Per omesso versamento di imposta, circa 23 milioni di euro, nel periodo dal 2011 al 2013. Ora s’è fatta avanti un’istanza di fallimento nei confronti di Fogliata Spa, diventata Edilcos. Il 20 giugno udienza al Tribunale di Brescia, che ha convocato le parti. Da Brescia, sede delle due società immobiliari, a Villesse, dove Fogliata e Arco hanno realizzato materialmente il maxi Centro commerciale Tiare e si sono poi trovate a fronteggiare i crediti vantati da una serie di imprese loro subappaltatrici e relativi fornitori. Un accordo di ristrutturazione del debito, sottoscritto dalle parti il 25 settembre 2015, presentato da Fogliata Spa il 2 ottobre di quell’anno al Tribunale di Brescia, aveva comportato il ritiro dell’istanza fallimentare promossa dai creditori. All’epoca si parlava di un valore complessivo di 20 milioni di euro. Da allora c’è chi non ha ancora ottenuto il rientro del credito risolvendosi pertanto, attraverso il proprio legale, a ripresentare istanza di fallimento, proprio in virtù del fatto che quell’accordo non è stato rispettato.

Una situazione complessa e delicata “scoppiata” dopo il taglio del nastro del Centro commerciale, estraneo alla vicenda giudiziaria, e che aveva lasciato a terra una miriade di criticità, quei crediti delle imprese che avevano contribuito alla realizzazione dell’imponente struttura. Si susseguirono fasi difficili e altalenanti. La protesta dei creditori fu “intercettata” dalla Guardia di finanza di Gorizia, con la Procura bresciana ad avviare il processo per omesso versamento all’erario nei confronti delle due società immobiliari, che hanno sede nella città lombarda.

Oggi dunque c’è all’orizzonte l’udienza del 20 giugno al Tribunale di Brescia. Intanto c’è un’altra impresa creditrice che invece ha scelto un’altra strada. Quella della causa civile per la quale ha in mano un precetto esecutivo, in ordine al recupero di circa un milione di euro. La trattativa è in corso, viene riferito, a fronte peraltro del recupero già andato a buon fine circa un’altra quota di capitale. Si tratta per addivenire ad una conclusione bonaria con Fogliata ora Edilcos, seppure tenendo aperta la possibilità di fare istanza di fallimento, che si vorrebbe comunque evitare.

Il Comune di Villesse i rapporti li ha sempre avuti con Arco Immobiliare, spiega il sindaco Claudio Deffendi, che deve fare i conti con un credito di circa un milione di euro: «L’ente locale - racconta - aveva aderito alla proposta di ristrutturazione del debito, avevamo firmato. Da allora però non abbiamo più avuto risposta». Il Comune, riferisce il primo cittadino, vanta circa 400 mila euro derivanti da una convenzione stabilita all’epoca in relazione all’attuazione del piano particolareggiato, nell’ambito della quale la controparte, oltre agli oneri di urbanizzazione, s’era impegnata a sostenere un riconoscimento economico a titolo di «compensazione ai disagi» legati alla realizzazione del Centro commerciale. «Le ultime due rate non sono state pagate – aggiunge Deffendi –, ossia 400 mila euro. Nel 2015 avevamo promosso i decreti ingiuntivi, prima dell’accordo di ristrutturazione del debito». Si somma l’Imu, per la quale, ha continuato il sindaco, «fino al 2016 sono stati accertati oltre 500 mila euro, a fronte di procedimenti pendenti già attivati all’Agenzia Entrate e Riscossioni». Deffendi espone un altro aspetto: «Permane il problema relativo allo smaltimento di un vasto cumulo di rifiuti per il quale avevamo emesso un’ordinanza nei confronti di Arco Immobiliare, a seguito del sequestro intervenuto all’epoca. Ad oggi siamo riusciti a raggiungere un’intesa con il Tiare che s’è impegnata a versare una quota, circa 250 mila euro, che dovrebbe permettere di esperire la gara circa lo smaltimento che riteniamo possa partire quest’anno, anche se è ancora da valutare il costo complessivo dell’intervento». Deffendi ricorda infine la questione inerente le opere di viabilità nell’area del Centro commerciale: «Lo scorso anno - spiega - ci eravamo occupati dell’aspetto viario, assieme alla Regione e anche con il prefetto di allora. Siamo riusciti ad eseguire gli interventi minimi di sicurezza, ma restano ulteriori opere da realizzare, per le quali attendiamo di poter confrontarci con la nuova amministrazione regionale. Abbiamo inoltre richiesto la convocazione del Comitato di vigilanza, preposto a seguire gli adempimenti previsti dall’accordo di programma stabilito tra la Regione e i Comuni interessati, Villesse e, in misura minore, Romans d’Isonzo. L’ultima risposta che abbiamo avuto è che stavano eseguendo ulteriori verifiche».

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