Rifatte le vie attrezzate delle “Rose d’inverno”

Rinnovati con fondi regionali secondo i più aggiornati standard di sicurezza gli storici tracciati d’allenamento su roccia sulle pareti vicine alla Val Rosandra
Ugo Salvini

SAN DORLIGO

La sezione Cai XXX Ottobre ha inaugurato in questi giorni i rinnovati tracciati delle “Rose d’inverno”, la storica palestra vicina alla Val Rosandra per vie ferrate e itinerari attrezzati su roccia. Realizzati in origine nel ’77 dal Gruppo Montagna Italsider, poi confluito appunto nella “XXX”, negli anni i percorsi delle “Rose” hanno acquisito rinomanza anche in Austria e in Slovenia. A testimonianza della riqualificazione di funi, chiodi, staffe e scalette - finanziata dalla Regione ed eseguita secondo i più aggiornati standard di sicurezza - alla base delle pareti sono state installate una targa e una foto alla presenza di Ettore Tomasi, ideatore e primo promotore del progetto. Nell’occasione, il Gruppo “Rose d’inverno” della XXX Ottobre ha organizzato una piccola manifestazione, alla quale sono stati invitati gli appassionati della montagna. In tale frangente, lo stesso Tomasi ha ricordato come sia «fondamentale rimarcare l’efficienza e l’utilità di questo complesso alpinistico che ha iniziato, formato e avviato all’attività, per oltre 40 anni, migliaia di appassionati».

«Negli anni ’70 – spiega Tomasi – molto si è discusso in relazione ai tanti e gravosi lavori necessari per attrezzare l’area e trasformarla in una vera e propria palestra sicura per gli allenamenti. Giusto citare, in questa occasione, il Gruppo Italsider, artefice della prima versione delle Rose. Altrettanto rilevante è ricordare il passaggio alla XXX Ottobre, che risale al marzo del 1984 e che consentì di completare gli ultimi lavori, con l’aiuto del Gruppo Anziani - Amici del mercoledì. Nel gennaio del 1988 fu completata la terza zona, detta “degli allievi”, dotata di vie brevi in roccia, per le prime esperienze d’arrampicata. Non va infine dimenticato che, per intercettare i finanziamenti di allora, molti degli istruttori si dedicarono al restauro dei sentieri Cai, restauro che la Regione copriva con le spese di trasferta. L’area delle “Rose d’inverno” oggi è nuova, efficiente e sicura, conosciuta fuori Trieste e a disposizione di tutti gli appassionati della montagna».—



Riproduzione riservata © Il Piccolo