«Rilanciare il nodo ferroviario di Gorizia»

«Il rilancio della Ferrovia Transalpina, che sta trovando il sostegno dei sindaci di tutti i Comuni sloveni collegati dalla ferrovia e per la quale sono in programma diverse iniziative promozionali, risulta funzionale alla rivitalizzazione del nodo ferroviario di Gorizia Nova Gorica Šempeter-Vrtojba».
A sostenerlo è Matjaž Marušic della Društvo za Bohinjsko-goriško progo (Associazione per la Transalpina) di Šempeter che ha presentato l’iniziativa “10 anni Bohinjska proga/Transalpina” (quest’anno ricorre il 110° anniversario dell’inaugurazione della linea). L’occasione l’incontro, avente per tema il “Nodo ferroviario di Gorizia/Nova Gorica/ Šempeter-Vrtojba - futuro?”, tenutosi in un’affollata sala conferenze del Museo Santa Chiara nell’ambito della mostra sugli Asburgo. Presenti anche il sindaco Romoli, il sindaco di Šempeter-Vrtojba Milan Turk, la senatrice Laura Fasiolo, il direttore del Gect Sandra Sodini, il Direttore della Sdag Alberto Naldini. Momento centrale dell’incontro, organizzato in collaborazione con il Comitato di Accoglienza culturale di Gorizia, è stata la relazione dell’ingegner Mario Goliani, preside della sezione di Trieste del Collegio degli ingegneri ferroviari italiani (Cifi), che ha svolto una puntuale ricognizione delle caratteristiche tecniche del nodo, evidenziandone la versatilità per l’esercizio ferroviario passeggeri e merci. Goliani ha quindi ipotizzato un programma di sviluppo a medio termine del nodo articolato su tre azioni: sviluppo dell’operatività del terminal merci transfrontaliero secondo il progetto Tip; attivazione, per il trasporto passeggeri, dei servizi carsico e costiero del progetto Adria-A; sviluppo territoriale e turistico della Nova Gorica-Jesenice. Paolo Sluga si è soffermato sul nodo fra le due Guerre Mondiali, ricordando i molti progetti di sviluppo di nuove linee rimasti incompiuti, a conferma che l’attuale realtà del nodo ferroviario goriziano può essere valutata in tutte le sue implicazioni proprio ricorrendo a specifici riferimenti storici. Giuseppe Ieusig, dal canto suo, ha evidenziato come la realizzazione dei progetti di rivitalizzazione del nodo fornirebbe un determinante contributo al rilancio socio-economico di Gorizia e dell’Isontino.
È toccato ad Alessandro Puhali evidenziare come per il momento la realizzazione delle opere ferroviarie del Tip, sostenute anche dal Gect Go, non abbia trovato copertura finanziaria nell’ambito del Programma per la Cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2014-2020 e desti preoccupazione constatare come documenti e dichiarazioni programmatiche in Italia e in Slovenia non si occupino del rilancio del Nodo ferroviario goriziano, inibendo di conseguenza il ricorso ai fondi europei. (fra.fa.)
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