Rinasce l’ex Stallone con alloggi-vacanza

La rinascita dell’ex Stallone, ed ex discoteca La Ola, a Marina Julia, è un dato di fatto per il Comune, che in questi giorni ha rilasciato il permesso a costruire per un intervento che non è solo di ristrutturazione e recupero funzionale. Un ampliamento, in altezza, ci sarà, come richiedevano da quasi 10 anni i proprietari, i fratelli Giorgio e Graziella Lazzaro, gli imprenditori titolari di Canale6, applicando l’articolo 39 ter della legge regionale numero 19 del 2009 (introdotto con la legge numero 6 di quest’anno), pensato per favorire «la ristrutturazione, la riqualificazione o la realizzazione delle attività ricettive alberghiere su edifici esistenti». Quello che diverrà il grande edificio rurale, in abbandono da tempo e preda di un crescente degrado. La possibilità di aumentare l’altezza e ricavare quindi un numero maggiore degli undici appartamenti-vacanza autorizzati dalla precedente amministrazione comunale era ritenuta da sempre per la proprietà condizione necessaria per poter rientrare da un investimento consistente.
D’altro canto la sosta dovrà essere ricavata a piano terra, come spiega il consigliere delegato all’Urbanistica Giuseppe Nicoli, perché tutte le aree esterne hanno un’altra proprietà, sempre di privati. «Da ciò che risulta al Comune, è previsto un adeguamento strutturale, specie per quel che riguarda i solai, con mantenimento della sagoma originaria – aggiunge Nicoli –. Non credo si andrà a una demolizione totale». L’amministrazione non ha al momento un’indicazione precisa rispetto ai tempi dell’intervento, che andrà comunque completato entro 3 anni dal rilascio della concessione. Direttore dei lavori è l’ingegnere Riccardo Leonardi, con studio a Monfalcone, cui la proprietà s’era rivolta nel 2014, dopo che il progetto iniziale di recupero e trasformazione era stato elaborato dall’ingegnere Ezio Pellizzoni. Impresa esecutrice delle opere è la società cooperativa Dea di San Giovanni al Natisone, stando al cartello di cantiere, che pone come data di inizio lavori il 29 aprile di quest’anno. In attesa del permesso a costruire, l’impresa ha effettuato un intervento di parziale demolizione della copertura già semi-crollata, quindi di messa in sicurezza. Graziella e Giorgio Lazzaro, imprenditori titolari di Canale6, acquistarono l’immobile da un’asta fallimentare per poi vederselo andare a fuoco nel luglio 2009 e incontrare difficoltà nel dare gambe al recupero. Cinque anni fa il Comune autorizzò infatti la realizzazione di 11 appartamenti-vacanze, ritenuti dai proprietari troppo pochi per rientrare dall’investimento. Il progetto elaborato a suo tempo dall’ingegnere monfalconese Ezio Pellizzoni, soppiantato nella direzione lavori dall’ingegner Leonardi per volontà dei proprietari, prevedeva un numero maggiore di unità ricettive, oltre al fatto che parte della sosta fosse ricavata all’interno della “barchessa”, vista l’assenza di aree esterne a disposizione, perlomeno contigue all’edificio di cui non era prevista una demolizione e ricostruzione. La volontà era anche quella di recuperare quasi completamente la tettoia affacciata lungo via delle Giarette, salvaguardando la tipologia dell’immobile. L’intervento non comprende la costruzione annessa all’ex “Stallone” che ha un’altra proprietà.—
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