Rinviata al 21 settembre l’udienza per condotta antisindacale di Wärtsilä davanti al giudice del Lavoro
I sindacati: “L’azienda prende tempo, noi invece andiamo avanti”

TRIESTE Bisognerà aspettare ancora una settimana per conoscere il parere del giudice del Lavoro sul ricorso per condotta antisindacale presentato da Cgil, Cisl e Uil nei confronti Wärtsilä Italia.
Il giudice ha infatti deciso di rinviare l’udienza al 21 settembre a causa di alcuni problemi telematici che hanno impedito alle parti di visionare le rispettive documentazioni. A chiedere il rinvio è stata l’azienda, che vuole vedere i documenti presentati dalla Regione Fvg, di cui ha chiesto l’esclusione dal procedimento. Nei giorni scorsi, infatti, la Regione ha comunicato di aver «aderito, ai sensi dell’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori» al ricorso dei sindacati.
Il rinvio dell'udienza davanti al giudice del lavoro per Alessandro Gavagnin della Fim-Cisl è «un tentativo da parte dell'azienda di prendere tempo. Noi eravamo pronti a discutere il ricorso quest'oggi. La nostra linea rimane sempre quella: chiediamo il ritiro della procedura e il blocco dei motori». Per Antonio Rodà della Uilm, d'altro canto, il rinvio «non cambia nulla. Saremo qua tra una settimana, con le stesse convinzioni. Non so chi aiuti questo rinvio - commenta inoltre Rodà -. Speriamo che il giudice abbia tutti gli elementi per pronunciarsi la prossima settimana». Gli fa eco Marco Relli della Fiom-Cgil; «Speriamo che il 21 si abbia qualche elemento in mano da comunicare ai lavoratori per elaborare una strategia. Il presidio intanto rimane presente giorno e notte, continuiamo con la nostra lotta e la nostra battaglia», conclude.
All'udienza, poi, i legali di Wartsila oggi «hanno verbalizzato che si oppongono alla presenza della Regione quale parte del processo per ragioni di carattere tecnico che si sono riservati di illustrare». L'ha detto l'avvocato Vincenzo Martino, che rappresentava oggi le organizzazioni sindacali davanti al giudice del lavoro. «Eccepiscono la carenza di interesse della Regione a intervenire in questo processo, Intendono sviluppare queste argomentazioni difensive forse in una memoria scritta, forse in udienza», ha spiegato Martino.
Nessun commento, invece, da parte dei legali della multinazionale finlandese. All'udienza era presente anche Andrea Bocchicchio, presidente di Wartsila Italia.
I confederali imputano all’azienda di aver tenuto un comportamento sanzionabile, non avendo esplicitato fino all’ultimo la volontà di licenziare e avendo anzi assicurato investimenti e mantenimento della produzione a Trieste.
Va detto che l’eventuale riconoscimento di una condotta antisindacale potrebbe condurre a una sanzione nei confronti di Wärtsilä, senza produrre uno stop alla procedura. Il blocco potrebbe arrivare invece il 28 settembre, quando il Tribunale del lavoro valuterà il ricorso della Regione e potrebbe ritenere di sollevare la questione di costituzionalità, imponendo la sospensiva sull’iter partito il 14 luglio.
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