Riscaldamento e internet ko alla Casa dello studente

Problemi con il riscaldamento al terzo e al quarto piano, lavanderia con lavatrici non funzionanti e collegamento Internet inadeguato.
Sono alcune delle magagne segnalate dagli universitari ospiti nella Casa dello studente di Palazzo de Bassa di via Mazzini. Per capirci di più e avere un quadro più completo della situazione si è svolto un sopralluogo congiunto Camera di commercio/Comune di gorizia: presenti Gianluca Madriz, presidente dell’ente camerale proprietario dell’immobile e il vicesindaco (e assessore comunale all’Università) Roberto Sartori.
A fare da cicerone e a illustrare le criticità dei servizi forniti dalla struttura è stato Francesco Saltarin, rappresentante degli studenti dell’Università degli studi di Trieste, che ha accompagnato Madriz e Sartori durante la visita nelle varie stanze, fra cui camere da letto, cucine, lavanderia e spazi studio.
«Abbiamo verificato che alcuni problemi creano davvero dei grossi disagi agli studenti - hanno commentato Madriz e Sartori al termine del sopralluogo - ed è necessario che si trovi al più presto una soluzione, a partire dal funzionamento non ottimale del riscaldamento e del servizio di acqua calda, visto che, pur non essendo ancora arrivato il freddo “vero”, siamo a ridosso dell’inverno ed è necessario evitare un peggioramento della situazione». È stato, quindi, deciso di promuovere al più presto un incontro con Cinzia Cuscela, direttrice dell’Ardiss (ex Erdisu), l’Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori che gestisce la Casa dello studente.
«Diverse sono le questioni sul tappeto - hanno rimarcato Madriz e Sartori -. Oltre alla sistemazione dei problemi di funzionalità degli impianti e degli elettrodomestici pensiamo debba essere affrontata anche una riorganizzazione degli spazi, venendo incontro alle esigenze degli studenti. Camera di commercio e Comune sono assolutamente disponibili a fare la loro parte e chiederemo all’Ardiss di fare altrettanto per dare una soluzione a queste criticità nel più breve tempo possibile». Non secondaria la questione legata alla scarsa copertura di Internet. «Su 99 stanze, solo trenta riescono ad accedere alla rete. E in un ambiente universitario è un problema da non sottovalutare», sottolinea Sartori.
La Casa dello studente, vale la pena di ricordarlo, è una “creatura” del Fondo Gorizia. È una struttura che funziona? Sì. La Casa si trova nel palazzo De Bassa che venne acquistato nell’ormai lontano 1996. La sua ristrutturazione e il relativo restauro terminarono nel 2002 mentre il cui collaudo venne effettuato nel 2004. Erano i tempi della presidenza Sgarlata. Nel 2003, la prima (e unica) Casa dello studente di Gorizia venne consegnata in gestione all’Erdisu (Ente regionale per il diritto e le opportunità allo studio universitario) di Trieste, poi divenuto Ardiss. «Le risorse impiegate per l’intera ristrutturazione del Palazzo sono state rese disponibili grazie a un contributo regionale concesso nel 1996 e ammontano a 10.800.000 euro mentre quelle impiegate per i lavori che si sono svolti precisamente negli anni 2004 e 2005, derivano da economie su un contributo di 200.000 euro concesso dal Fondo Gorizia», sottolineò il presidente della Cciaa Emilio Sgarlata tracciando un bilancio della sua esperienza alla guida della Cciaa.
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