Rischio Tagliamento, sindaci convocati a Roma

Tra poche settimane vertice assieme al Veneto. Chieste garanzie contro le piene e nuovi interventi

LATISANA. A Roma, in audizione davanti al nuovo dipartimento "Italia sicura", per il monitoraggio del dissesto idrogeologico, per ribadire il rischio legato non solo alla mancata attuazione delle opere di laminazione del Tagliamento, ma anche all'endemica mancanza di manutenzione, lontana anche dall'essere solo programmata.

E un primo risultato, importante, è stato raggiunto: la struttura della Presidenza del Consiglio ha preso l'impegno di convocare a Roma, entro poche settimane, i rappresentanti delle due Regioni, Fvg e Veneto, il Magistrato delle Acque, alla presenza dei due sindaci, per arrivare a una soluzione concreta e "condivisa" in tempi brevi.

«Un altro passo avanti, in nome del mandato conferitomi dal consiglio comunale, per mantenere alta l'attenzione sul problema - ha sottolineato il sindaco di Latisana, Salvatore Benigno - compiuto in totale collaborazione con l'assessore regionale all'ambiente, Sara Vito, con la quale ho preso contatto prima di avviare l'incontro alla presidenza del consiglio».In merito alla riunione romana il sindaco Benigno riferisce che, assieme al collega di San Michele al Tagliamento, Pasqualino Codognotto, ha «fermamente ribadito, ancora una volta, la necessità di garantire la sicurezza delle nostre comunità dalle ondate di piena del fiume Tagliamento. Si è trattato di un incontro che ha avuto un particolare significato, in quanto coincideva con il 49° anniversario dalla prima alluvione, durante il quale abbiamo evidenziato la mancanza a tutt'oggi, di adeguate opere di laminazione delle acque in piena, nonostante i numerosi progetti presentati nel corso degli anni e sempre osteggiati, o per un motivo o per l'altro. E' ormai risaputo che, se si vuole risolvere il problema, una volta per tutte, occorre intervenire a monte, realizzando opere di trattenimento nella stretta di Pinzano

Paola Mauro

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