Risparmi sulla luce per tagliare le tasse
L’amministrazione comunale mette mano all’ulteriore riduzione della pressione fiscale. Lo sostiene l’assessore alle Finanze, Francesco Martinelli, alla luce dei risparmi raggiunti in ordine ai costi fissi per la gestione degli uffici comunali e alla spesa complessiva. Una riduzione che nel 2015 è stata di 288mila euro rispetto all’anno precedente. L’abbattimento fiscale viene calcolato quest’anno in oltre 500mila euro. E lo sgravio fiscale intende concentrarsi sulle attività produttive, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese. L’obiettivo dichiarato dall’assessore alle Finanze è pertanto quello di indirizzare gli sforzi sulla valorizzazione e sostegno delle attività produttive della città, dopo un percorso che aveva prima “messo in sicurezza” le fasce di popolazione economicamente più deboli. La previsione di abbattimento fiscale calcolata da Martinelli deriva, dunque, dai risparmi interni dell’ente e delle spese generali, passate complessivamente da 2.760.000 euro nel 2014 a 2.472.000 euro nel 2015. Sono pertanto 288mila euro di minori costi, pari all’11,7%.
Passando in rassegna i 5 anni di mandato, le spese fisse, prendendo come indice anno base il 2010, sono state di 2.623.000 euro nel 2011 (97,15%), di 2.676.000 euro nel 2012 (99,13%), di 2.771.000 nel 2013 (102,64%), di 2.760.000 nel 2014 (102,25%), e di 2.472.000 nel 2015 (91,55%). Tra le azioni di intervento si evince su tutto il contenimento delle spese per l’energia elettrica che lo scorso anno ha prodotto un risparmio di 290mila euro. A favorire l’abbattimento dei costi sono stati due fattori: uno contingente, legato alla chiusura per alcuni mesi della casa di riposo, con riduzione delle spese del servizio; l’altro operativo considerando che negli ultimi mesi sono stati prodotti risparmi attraverso l’installazione degli impianti a Led. Segue il risparmio per le spese postali, pari a 50.582 euro, nonchè di acqua e gas, pari a 20.269 euro. Lievemente ridotti i costi per la pulizia degli edifici, con un risparmio di 4.617 euro, così come per la voce “assicurazioni” con un calo di 6.676 euro e le spese telefoniche diminuite di 4.667 euro. Altri 4.131 euro si sono risparmiati per il carburante. La spesa per il riscaldamento è, invece, aumentata di 68.721 euro. In aumento anche la spesa di vestiario, 20.652 euro in più rispetto all’anno precedente. Infine per la voce “fotocopiatori” (manutenzione e noleggio) la spesa è aumentata di 3.606 euro.
Martinelli ha osservato: «Abbiamo ridotto il numero delle sedi comunali, che ha permesso un risparmio di 247mila euro. Il riutilizzo dell’ex Mercato coperto di via della Resistenza rientra pertanto in questa linea di intervento, considerando che le sedi di maggiore superficie producono comunque maggiore economia di scala rispetto a superfici minori e diffuse in più punti della città». Martinelli evidenzia poi il «buon risultato ottenuto attraverso l’ammodernamento energetico, a cura dell’Ufficio tecnico gestito dall’assessore Fabio Gon, per il quale è iniziata anche la manutenzione della rete dell’illuminazione pubblica». L’assessore parla di risparmi che saranno mantenuti quest’anno: «Ritengo di poter a questo punto avere i presupposti utili a garantire una riduzione della pressione fiscale di oltre 500mila euro. Il tutto al netto degli interventi statali. È chiaro - aggiunge - che questa manovra sarà oggetto di confronto in consiglio comunale, in sede di presentazione del bilancio di previsione 2016».
Nel quadro economico del Comune, inoltre, rientra la detassazione prevista dal governo nazionale delle pertinenze delle attività industriali ancorate sul terreno, i cosiddetti “imbullonati”, che quest’anno comporteranno una riduzione di incasso per l’ente di 800mila euro. «Ma questa minore entrata - dice Martinelli - non inciderà comunque sulla riduzione della pressione fiscale che intendo portare avanti». L’assessore pone l’accento su un altro aspetto: «La Tasi abolita dal governo prevede l’erogazione da parte dello Stato di rimborsi parziali ai Comuni. Mi aspetto che anche al nostro ente locale venga riconosciuto questo rimborso poichè a Monfalcone non è stata applicata la Tasi. Si tratta di un principio di coerenza, anche rispetto ai Comuni che invece hanno utilizzato la Tasi alzando l’aliquota base».
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