Risse a Trieste, il questore richiama a una maggior attenzione le cooperative che accolgono minori stranieri
Le parole di Ostuni nel corso della cerimonia per il 172° Anniversario della Polizia di Stato. Tracciato un bilancio dell’ultimo anno: a Trieste delitti aumentati

TRIESTE «Serve maggiore attenzione da parte degli addetti delle cooperative che accolgono minori stranieri non accompagnati: per questi ragazzi occorrono progettualità assistenziali».
Il monito del questore Pietro Ostuni – contenuto in un passaggio del suo discorso durante la cerimonia per il 172° anniversario della l’Anniversario della fondazione della Polizia di Stato – è emerso da un’analisi più ampia sul fenomeno delle risse che si sono verificate anche di recente.

Nell’evidenziare come «noi o i colleghi dell’Arma siamo sempre tempestivamente intervenuti, individuando il più delle volte gli autori», Ostuni ha indicato come «spesso i protagonisti sono minori stranieri non accompagnati o minori italiani e stranieri di seconda generazione, non sempre seguiti dalle loro famiglie». Il che «deve indurci ad una riflessione – ha sottolineato il questore – perché queste problematiche non possono essere risolte solo con interventi delle forze dell’ordine». Da qui il richiamo alla responsabilità di cooperative e famiglie.
Guardando nello specifico i minori stranieri non accompagnati, attualmente il Comune di Trieste ne accoglie 300, dislocati in strutture diverse il più delle volte gestite appunto da cooperative. Guardando più in generale agli arrivi, lo scorso ne sono contati 1.014, «ovvero il 46% in più rispetto all’anno precedente e la nostra preoccupazione è che con la bella stagione gli ingressi aumentino con non poche difficoltà a reperire una sistemazione per questi ragazzi».
La differenza così marcata tra arrivi e presenze è dettata dal fatto «che tre su quattro – spiega l’assessore comunale alle Politiche sociali Massimo Tognolli – si allontanano, diretti altrove, poche ore dopo che sono stati registrati ed è stata trovata loro una sistemazione. In altri casi, tenendo presente che ad esempio lo scorso anno dichiaravano quasi tutti di essere nati il 1° gennaio 2006, sono diventati maggiorenni e dunque di competenza di un altro sistema di accoglienza». Quando l’affidatario, che sia una figura dei Servizi sociali o di una cooperativa, si accorge che il minore non ha fatto rientro nella struttura, che si è allontanato insomma, deve ovviamente denunciarne la scomparsa.
«Noi facciamo il massimo per quanto di nostra competenza – ha assicurato Ostuni anche a margine della cerimonia –, ma i minori stranieri non accompagnati devono essere seguiti, mi riferisco soprattutto alle cooperative che gestiscono l'accoglienza: quando facciamo controlli, diverse volte non troviamo nessuno oppure solo un addetto. Questi ragazzi li recuperi se fai capire loro cos'è la legalità e per farlo occorre che qualcuno stia loro vicino, vanno seguiti. Chiedo uno sforzo».
Ai minori stranieri coinvolti nelle risse il questore ha notificato un avviso orale che pregiudicherà la conversione del permesso di soggiorno al raggiungimento della maggiore età, «ma questo – constata Ostuni – non basta a sradicare i fenomeni delittuosi».
Restando sul fenomeno delle risse, «tante volte abbiamo trovato i soggetti coinvolti in palese stato di alterazione alcolica», così il questore che guardando anche al consumo di sostanze stupefacenti ha anticipato che «la Polizia intensificherà gli incontri volti alla prevenzione, e dedicati soprattutto ai giovani». Campagne di prevenzione continueranno poi le attività rivolte alle fasce più deboli, troppo stesso vittime di truffe.

I dati dell’attività
Illustrando nel complesso l’attività della Polizia dal 1° aprile 2023 e il 1° marzo di quest’anno, le persone arrestate nella provincia di Trieste sono state 342, e 8.841 quelle indagate in stato di libertà.
L’analisi dell’andamento della delittuosità in provincia, desunta dai dati di tutte le Forze di polizia, mostra che nello stesso periodo si è registrato un lieve aumento del totale dei delitti commessi (8682) rispetto all’anno precedente (8485).
Stabile il numero dei delitti contro la persona, in flessione invece le minacce.
Le denunce per maltrattamenti in famiglia restano invariate, mentre sono in aumento quelle per violenza sessuale, soprattutto quelle consumate ai danni di mogli, fidanzate, ex conviventi (+15,2%), e gli atti persecutori (+ 13,6%).
Per quanto riguarda i delitti contro il patrimonio, c’è stato un aumento del 4,3 % dei furti, del 29,7% delle rapine, in particolare di quelle improprie. «A questi e altri fenomeni – ha assicurato Ostuni – stiamo prestando una specifica attenzione con numerosi servizi straordinari e operazioni interforze al alto impatto, in diverse zone della città».
Si registra un aumento del 14,7% anche delle estorsioni, il più delle volte consumate sul web per ottenere denaro o prestazioni a sfondo sessuale. In diminuzione invece i danneggiamenti e le ricettazioni.
Il report della Questura fotografa poi un aumento delle denunce per traffico di sostanze stupefacenti, delle truffe e le frodi informatiche, e dei delitti informatici.
Nel raccontare l’attività dei colleghi, Ostuni ha voluto sottolineare anche «la correttezza dei loro interventi: non mi è mai capitato di ricevere lamentale sulla loro condotta».–
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