Lavori a rilento alla scuola “Ungaretti” di Gorizia: il Comune si scusa con le famiglie

Il sindaco Ziberna ora minaccia penali alla ditta. Ancora da individuare sedi alternative per l’avvio delle lezioni

Francesco Fain
Il sopralluogo dell’assessore all’Istruzione Silvana Romano Foto Roberto Marega
Il sopralluogo dell’assessore all’Istruzione Silvana Romano Foto Roberto Marega

Cosa sta succedendo alla scuola Ungaretti? Perché i lavori non sono conclusi? Gli alunni dove si siederanno sui banchi a partire dal 10 settembre? In una sede alternativa? Ci sarà uno scuolabus?

Queste le domande formulate dalle mamme e dai papà nei giorni scorsi sul Piccolo. Che hanno stigmatizzato i silenzi del Comune. Oggi, arriva la spiegazione dell’amministrazione con il sindaco Rodolfo Ziberna che è irritato tanto quanto le famiglie che stanno vivendo momenti di incertezza circa la riapertura per l’inizio delle lezioni della scuola.

 

«Innanzitutto, ci dobbiamo scusare con i genitori per i disagi che hanno dovuto affrontare in questo periodo e per la situazione di incertezza che si è creata in questi ultimi giorni - esordisce -. Come amministrazione avevamo ricevuto, sino a giugno, assolute rassicurazioni da parte delle ditte in merito rispetto alle tempistiche, ovvero alla conclusione dei lavori entro agosto con conseguente inizio dell’anno scolastico nella rinnovata scuola. A luglio, quando sono emerse le prime criticità, i nostri dirigenti, di concerto con la preside, hanno monitorato i lavori per capire, di giorno in giorno, se le ditte fossero in grado di concludere l’intervento e hanno cercato soluzioni che avrebbero consentito, comunque, di iniziare le lezioni nella nuova scuola».

Ma ecco la doccia fredda. «Purtroppo, nel corso dell’ultimo sopralluogo, è emerso con evidenza che la ditta non sarebbe riuscita a concludere i lavori in tempo. Ora è il momento di dire basta. Le aziende del settore privato, così come avviene nel settore pubblico, quando non riescono a a mantenere gli impegni, devono assumersi le proprie responsabilità. Quindi, con la Giunta, abbiamo dato indicazioni ai dirigenti in merito all’utilizzo degli strumenti di responsabilità contrattuale: è stato chiesto di attivare tempestivamente tutte le clausole penali e, se necessario, di valutare ulteriori per assicurare il rispetto di quanto previsto nei contratti e per tutelare i diritti della collettività».

Fa eco l’assessore all’Istruzione, Silvana Romano. Annuncia che, a brevissimo, «ci sarà un incontro con i rappresentanti dei genitori per affrontare tutte le questioni che si sono aperte e fornire loro risposte in merito alle sedi di svolgimento delle lezioni e agli orari mentre stiamo proseguendo con l’azione di pressing sulle imprese affinché l’intervento possa concludersi quanto prima».

Dal canto suo, l’assessore ai Lavori pubblici, Sarah Filisetti si dichiara «profondamente delusa dalla mancanza del rispetto delle tempistiche di cantiere. Proprio ora che mancano le cosiddette finiture, ora che lo sforzo più grande è stato fatto, ci troviamo di fronte ad una situazione incresciosa. Mi dispiace moltissimo per le famiglie, costrette ad affrontare questi disagi e mi dispiace anche per i danni economici e d’immagine che sta subendo il Comune».

Erano, infatti, già stati programmati gli interventi di pulizia e i traslochi degli arredi per consentire l’inizio delle lezioni nella rinnovata scuola «mentre, ora, ci troviamo a fare i conti con esborsi non previsti in termini di servizi scuolabus supplementari e di organizzazione della pre-accoglienza, con la ricerca di sedi idonee alla collocazione delle classi e con nuove gare ed affidamenti da fare in extremis per far fronte all’imprevisto. Episodi come questi, legati alla mancanza del rispetto degli impegni contrattuali, rubano la scena a molti altri lavori che, invece e per fortuna, stanno volgendo alla conclusione e consentiranno l’avvio dell’anno scolastico nelle riqualificate sedi scolastiche, quali l’asilo nido di viale Virgilio e la scuola dell’infanzia di via Perco a Lucinico». —

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