Rivivono con Pasolini e Callas gli anni d’oro dell’Isola del sole

Il libro di Gordini e l’associazione La signora delle fiabe ripercorrono un’epoca Promosso il premio letterario nazionale Aldo Venier, ex segretario comunale

Antonio Boemo / GRADO

Gli anni d’oro dell’Isola ovvero quando i segretari comunali non erano solamente dei notai-burocrati scelti, come oggi, dai sindaci seppur su segnalazione di qualche nominativo fornito dai responsabili del loro albo. Per fare degli esempi, sintetizzando, i protagonisti della vita culturale di Grado dal 1967 al 1972 sono Pier Paolo Pasolini e Maria Callas ma anche Giuseppe Zigaina, il sindaco Nicolò Reverdito e, appunto, il segretario comunale di allora, Aldo Venier.

Tutto questo rivive in un libro, intitolato Gli anni d’oro dell’Isola, di Cristina Gordini edito dalle Nuove Edizioni della Laguna, dato alle stampe con il contributo del Comune di Grado. Il libro è stato voluto espressamente dall’associazione La Signora delle Fiabe, associazione ideata e portata avanti dall’infaticabile Luisa e, figlia dell’allora segretario, che ha deciso che il ricavato della vendita sarà totalmente destinato alla ricerca sul cancro.

Ma c’è di più per ricordare quegli anni e la figura dell’allora segretario comunale l’Associazione La Signora delle Fiabe ha promosso, in collaborazione con il Comune, il Fai del Friuli Venezia Giulia e il Lions Club Trieste Europa, anche la prima edizione del Premio letterario nazionale Aldo Venier. È rivolto ai giovani di età non superiore ai 35 anni. Il libro e il premio letterario sono stati presentati sul terrazzo del palazzo municipale, su quel terrazzo dove fu fotografato proprio Pier Paolo Pasolini con Aldo Venier (nella foto c’è anche Ninetto Davoli). Il libro di Cristina Gordini, arricchito da numerose fotografie, spazia così, pur con capitoli separati, ma legati uno all’altro, a raccontare la vita e i legami di Aldo Venier, originario di Cervignano, sbarcato a Grado come segretario nell’ottobre del 1966, deceduto a soli 54 anni. Poi Giuseppe Zigaina al quale va il merito di aver portato a Grado e a far conoscere a Venier e quindi al sindaco Reverdito, Pier Paolo Pasolini. Un artista, Zigaina, che mise anche a disposizione la sua barca per i trasferimenti fino a Mora Safòn.

Un incontro, quello fra i tre, di quelli a pelle, dove, appunto di primo acchito, si lega immediatamente condividendo tutto tanto che in seguito si arrivò addirittura a parte della registrazione (14 minuti di pellicola) di “Medea” in laguna, pellicola alla quale Cristina Gordini dedicata una parte del libro. Ma che portò anche alla realizzazione della Settimana Internazionale del Cinema (fu definita come il Controfestival di Venezia e alla proiezione in anteprima di alcuni film di Pasolini. —

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