Rivoluzionato il progetto di piazza Libertà

Niente alberi tagliati, ampliati i marciapiedi. Corsa contro il tempo per non perdere i fondi statali
TRIESTE
. Gli alberi secolari non saranno toccati e nemmeno le direttrici principali della viabilità. Ma il progetto di riqualificazione di piazza Libertà, status quo a parte, va avanti. Anzi, accelera per non perdere i fondi ministeriali (3,8 milioni di euro) e anche per accogliere in modo adeguato quello che sarà il "nuovo Silos".


IL TAVOLO
Nei giorni scorsi, infatti, gli enti coinvolti si sono incontrati per condividere il progetto definitivo, che deve seguire anche le nuove indicazioni contenute nella delibera approvata dalla giunta Dipiazza. Spetterà alla conferenza dei servizi, in programma a gennaio, approvarlo dando così il via libera a redigere il progetto esecutivo.


I PROGETTISTI
Il lavoro spetta ai vincitori del bando: l’associazione temporanea composta dall’ingegner Klaus Plattner dello studio Bauburo, associazioni ingegneri di Bolzano e dagli studi degli architetti Stanislao Fierro di Bolzano, Luciano Lazzari, Paolo Zelco e Fabio Zlatich di Trieste. I TEMPI Solo che prima di mettersi al lavoro bisognerà attendere la condivisione di tutti i soggetti, su ogni dettaglio, per arrivare così al bando di gara e all’assegnazione dei lavori. Il tempo limite è quello dell’estate prossima. «Stiamo valutando ogni aspetto e il progetto è sottoposto anche a chi deve dire qualcosa in tema di finanziamento», spiega Marina Cassin, architetto del Comune. Più esplicito il sindaco Roberto Dipiazza: «Bisogna fare presto, ma non possiamo permetterci di sbagliare un progetto - dice - che riqualifica un’area molto importante che, assieme, è l’ingresso e l’uscita della città».


LA FILOSOFIA
Scartato il divieto di transito davanti all’ingresso della Stazione ferroviaria, andando così a creare un’area pedonale, per «non far diventare piazza Libertà un budello - dice Dipiazza - rimpicciolendo di fatto il giardino» la riqualificazione si concentra necessariamente su due aspetti: allargamento dei marciapiedi e definizione di nuovi sottopassi.


I MARCIAPIEDI
Ecco che l’allargamento dei camminamenti davanti alla Stazione centrale e intorno al giardino storico, però, comporteranno la revisione delle attuali fermate degli autobus. Non a caso la Trieste trasporti ha già sollevato alcune perplessità, che Dipiazza pensa di risolvere facilmente: «Hanno 19 stalli, ne vogliono 21... troveremo una soluzione». In ballo anche la sosta dei pullman turistici, dopo il restringimento delle aree.


L’ASCENSORE
È l’accessibilità pedonale all’intera piazza Libertà il nodo principale da risolvere e qui, stando alle ultime indicazioni del progetto definitivo, oltre all’allargamento dei marciapiedi sono previsti anche degli ascensori nella rete di sottopassaggi. Una possibilità che in realtà non è vista di buon occhio da tutti i soggetti coinvolti nella riqualificazione, proprio per la delicatezza dell’impianto.


LA SOPRINTENDENZA
Nei prossimi giorni arriveranno negli uffici comunali le indicazioni più attese: quelle della Soprintendenza. Bocche cucite negli uffici di piazza Libertà, ma nel tavolo tecnico sono state sollevate alcune perplessità. Il problema riguarda l’area davanti all’ingresso del Porto Vecchio e la sala Tripcovich che, a quanto pare, la Soprintendenza chiede di valorizzare per dare lustro al portale d’ingresso.


IL PORTO VECCHIO
Anche in questo caso Dipiazza conta di trovare la quadra durante la conferenza dei servizi. «Il problema sta a monte: lì i camion un domani non dovranno passare, sai quante volte hanno sbattuto contro i portali di ingresso al Porto Vecchio... - dice il sindaco - Quella è un’area che deve essere completamente recuperata, ma sono convinto che troveremo un’intesa con la Soprintendenza».


LA VIABILITÀ
Il traffico veicolare, come detto, manterrà la direzione degli attuali flussi. Ma la viabilità subirà diverse modifiche sostanziali, a cominciare dal tratto in direzione via Ghega (attualmente riservato al trasporto pubblico) che sarà aperto ai mezzi privati. I parcheggi a rotazione sul lato viale Miramare, invece, saranno ridotti: confermati gli stalli a pettine adiacenti agli edifici, cancellati quelli esterni.


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