Romans, i richiedenti asilo nell’ex polveriera militare

Verrà sistemato l’edificio un tempo occupato dal custode. La Prefettura autorizzerà la Protezione civile a intervenire in attesa del passaggio di proprietà
Di Edo Calligaris
Bumbaca Gorizia 09.06.2015 Romans campo profughi Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 09.06.2015 Romans campo profughi Fotografia di Pierluigi Bumbaca

CORMONS. Si avvia verso una soluzione definitiva l'accoglienza degli adulti richiedenti asilo ospitati a Romans d’Isonzo, che attualmente sono 16 e alloggiati nella palestra della scuola del paese. L'amministrazione comunale, infatti, recupererà l’edificio attualmente di proprietà demaniale che si trova in viale Trieste e a suo tempo adibito a residenza del custode dell’ex polveriera militare.

Un tanto dopo aver aderito al sistema di accoglienza diffusa che l’assessore regionale Gianni Torrenti, con delega alla Solidarietà, come anticipato nel corso dell’assemblea pubblica promossa dall’amministrazione comunale e svoltasi in paese l’11 giungo scorso.

A seguito di numerosi contatti martedì si è tenuta nel municipio di Romans una riunione convocata dal sindaco, Davide Furlan, alla quale hanno partecipato il prefetto Vittorio Zappalorto e il direttore centrale della Protezione civile regionale, Luciano Sulli. Nel corso della riunione è stato pianificato l’intervento di recupero dell’immobile. Su sollecitazione dell’amministrazione comunale sono state avviate le pratiche per il passaggio di proprietà dell’immobile stesso dallo Stato al Comune. Nelle more della formalizzazione di tale passaggio si è concordato che la Prefettura autorizzi la Protezione civile regionale a effettuare un intervento d’urgenza per la sistemazione dell’area esterna di pertinenza dell’immobile e per la progettazione e ristrutturazione dello stesso. A tal fine è stata allertata la locale squadra di volontari che già da ieri è all’opera per un’esercitazione finalizzata alla pulizia dell’area esterna; tale opera proseguirà nel fine settimana prossimo con l’intervento dei volontari delle squadre facenti parte del locale distretto di Protezione civile “Friuli-Isontino”. I tecnici della Protezione civile regionale hanno già effettuato alcuni sopralluoghi per poter predisporre il progetto e definire il costo degli interventi di manutenzione straordinaria, che verranno effettuati dalla Protezione civile stessa con anticipazione delle risorse necessarie da parte della Regione e successivo rimborso da parte del ministero dell’Interno (sul modello di quanto previsto per la caserma Cavarzerani di Udine).

L’auspicio è che in tempi molto rapidi si arrivi ad avere a disposizione la struttura per poter alloggiare tutti i richiedenti asilo attualmente ospitati a Romans e ancora “fuori convenzione”. Proprio in questi giorni gli ospiti stanno procedendo con la formalizzazione delle richieste di asilo politico presso l’Ufficio immigrazione della Questura di Gorizia.

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