Romans in festa per gli 80 anni del Moto Club

Discosi di rito in piazza, dove è stata anche scoperta una targa commemorativa. Mostra di vecchie e nuove motociclette

Quella di ieri è stata una giornata celebrativa molto impegnativa e intensa e a tratti anche nostalgica e commovente per il Moto Club Romans, che per salutare i suoi primi 80 anni di vita ha saputo coinvolgere l'intero paese, proponendo una serie di iniziative molto apprezzate e pregne di lontani e cari ricordi.

Una giornata, infatti, che i componenti del sodalizio hanno vissuto tra il presente ed il passato, ma col pensiero rivolto soprattutto ai centauri locali che li hanno preceduti e che nel lontano 1933 hanno fondato il club motoristico. Uno fra tutti, citato più volte in questi giorni anche dal presidente Enrico Valdemarin, è stato il leggendario quanto spericolato Alessandro Schnablegger, soprannominato “Sandy”: un mito della storia motociclistica romanese, elevatosi ancor di più con la suae tragica scomparsa, avvenuta nel 1953, a 43 anni, in seguito a un incidente di cui rimase vittima alle porte di Udine mentre era in sella alla sua Gilera Saturno 500.

Si può dire che quella di ieri è stata una giornata motoristica a tutto campo, per tutti i gusti e per tutte le età, che ha preso il via alle 8.30 con l'iscrizione al “Motoincontro”, mentre poco dopo si è tenuta l'apertura ufficiale della manifestazione con l'inaugurazione della mostra “La storia del Motoclub”allestita nella palestra comunale. Una mostra di grande pregio e di grande effetto, in cui erano esposte molte moto d'epoca ma pure quelle delle Aprilia Racing, compresa la RSW-2 500, che ha raggiunto i 331 kmh, così come era esposta la n. 58 di Marco “Sic” Simoncelli, che ha calamitato tutte le attenzioni e i continui scatti fotografici del tanti visitatori. Quasi in contemporanea sono state proposte, nel vicino parcheggio della palestra, delle esibizioni di piloti della specialità Supermotard, tra cui un bambino di soli 7 anni, che si sono ripetuti nel pomeriggio regalando, con i loro virtuosismi, molte emozioni al folto pubblico presente, che ha applaudito a lungo gli spericolati centauri, protagonisti di sgommate e impennate da brivido. Alle 10.30, invece, si è formato un lungo variegato corteo di moto, cavalcate dai tanti appassionati della due ruote, che hanno partecipato al “Motogiro”, in cui hanno toccato diverse località dell'Isontino, per fare poi ritorno a Romans verso le 13.30, ora in cui gli alpini hanno servito loro il pranzo nel bocciodromo comunale. Nel frattempo in piazza dei Caduti si erano raccolte molte persone per vivere l'appuntamento commemorativo forse più atteso e più intenso, vale a dire lo scoprimento della targa marmorea affissa all'esterno di un edificio, che ricorda gli 80 anni di attività del Moto Club. A togliere il drappo, tra i calorosi applausi, è stato il popolare Rodolfo Fabrissin, uno dei più anziani soci del club. Prima dello scoprimento, però, avevano preso la parola gli ex sindaci Mirio Bolzan e Alessandro Zanella, quindi il sindaco attuale Davide Furlan, che hanno sottolineato con orgoglio gli 80 anni di attività del sodalizio, ma pure l'impegno, il lavoro e la serietà con cui gli attuali componenti del Moto Club Romans, guidati dal presidente Enrico Valdemarin, operano per avvicinare soprattutto tanti giovani a questa disciplina sportiva. All'incontro era pure presente Mario Volpe, presidente regionasle della Fmi.

Edo Calligaris

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