Romeo, il meccanico che ripara gratis le auto a famiglie in difficoltà

Neanche l’incendio dell’officina lo ha messo in ginocchio «Non so dire di no, se non mi pagano poi mi fanno regali»
Romeo Dussi
Romeo Dussi

«Se adesso arriva un cliente e mi chiede di cambiargli una lampadina della macchina, lo faccio immediatamente: è una delle poche cose che mi sono rimaste integre». E' fatto così Romeo Dussi, 58 anni, il meccanico di via Revoltella, la cui officina lunedì scorso è stata devastata da un incendio provocato da una serie di esplosioni ravvicinate, sulle cui cause sono in corso gli accertamenti del caso.

Anche in questi giorni Romeo continua ad essere presente nel suo negozio: «Non riesco ancora a capacitarmi per quello che è successo» - sussurra sconsolato mentre osserva i muri anneriti da fumo e fiamme, i vetri infranti della porta d'ingresso ed i calcinacci a terra. Sul ponte sollevatore c'è ancora l'auto che stava riparando: una Punto rossa cui doveva essere cambiato lo scarico. Passano in molti a salutarlo: per lui tanti abbracci e parole sincere di vicinanza. «Non mi aspettavo tutta questa dimostrazione di affetto», dichiara. «Sono cose che fanno piacere e che mi hanno commosso».

Figlio d'arte, come ama definirsi, fin da ragazzino ha iniziato a sporcarsi le mani nell'officina del padre: da 22 anni invece, da quando cioè ha aperto la sua attività in via Revoltella, Romeo è sempre stato un punto di riferimento per l'intero rione di Rozzol. Non solo dal punto di vista professionale, ma soprattutto da quello umano. Modi gentili e un cuore grande: un esempio di disponibilità e generosità. «Fa parte del mio carattere dare una mano a tutti», afferma. «In questi anni, con le persone che abitano nel quartiere si è instaurato un rapporto di amicizia e di fiducia che si è rafforzato nel tempo. Tra i miei clienti ci sono molti anziani che a causa della crisi fanno fatica ad arrivare a fine mese: quando hanno bisogno di piccole riparazioni, non me la sento di farmi pagare. E loro ricambiano portandomi un regalo a Natale. Altre volte mi chiedono di poter saldare il conto non appena incassata la pensione ed io acconsento senza problemi».

Lavoro e sacrifici: sono queste le parole d'ordine per Romeo Dussi. La sua vita da sempre scorre tra l'officina e l'abitazione, situata dalla parte opposta della strada, dove ad attenderlo ci sono la moglie ed una figlia che studia Medicina all'Università. Non si contano invece le volte in cui ha “sforato” l'orario di lavoro pur di venire incontro alle richieste dei suoi clienti. «Nella mia attività l'orologio non è mai esistito, racconta. «Molte volte mi hanno chiesto un intervento quando stavo già abbassando la saracinesca dell'officina, oppure nei giorni di festa: non me la sono mai sentita di dire di no. Mi ricordo una volta che con la bora che soffiava a 140 all'ora, ho soccorso una signora anziana che era rimasta in panne in via dell'Eremo, spingendo la vettura fino all'officina. In fondo non è stato poi così faticoso: la strada era tutta in discesa».

La notizia dell'incendio si è sparsa in tutto il rione, ma ha fatto anche il giro del mondo: messaggi di solidarietà gli sono arrivati infatti dai parenti che abitano in Serbia ed in Canada, oltre che dall'Istria, terra d'origine del padre. Nel vocabolario di Romeo, oltre al “no se pol”, non è prevista nemmeno la parola “resa”. «Non mi fermo davanti a niente: figuriamoci se mi arrendo di fronte a questo incendio», conclude. «Questa officina rappresenta per me una vita intera di sudore e fatiche: una volta completate le perizie e chiarite le cause del disastro, sono pronto a rimboccarmi le maniche ed a ripartire. Non ho intenzione di abbandonare l'attività: sarò presente sul posto di lavoro fino alla pensione. Come sempre». Questi sono i veri eroi moderni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo