Ronchi dei Legionari fra degrado industriale e capannoni fantasma

RONCHI DEI LEGIONARI. Un intervento pubblico allo stato attuale è davvero un'utopia. I Comuni hanno ben pochi spazi finanziari per pensare di imbattersi in queste avventure. Ma nemmeno il privato se la passa meglio e quando un capannone industriale, un locale commerciale, grande o piccolo che esso sia, finisce in vendita è ben difficile che qualcuno apra il portafogli.
Così, anche a Ronchi dei Legionari si assiste al fenomeno dei non pochi edifici, un tempo floridi e redditizi, finiti a marcire a causa degli agenti atmosferici, del tempo e della mancata manutezione. Ce ne sono in numero sufficiente per far capire quanto profonda sia la crisi del settore. Solo nella zona artigianale accanto all'aeroporto ci sono molti che resistono e ben pochi, per la verità, sono i capannoni abbandonati. Anche se, a guardar bene, fa scalpore che, a molti anni distanza, nessuno abbia manifestato il suo interesse per quella che fu la sede ed il grande hangar di Air Dolomiti, la compagnia aerea finita nelle mani di Lufthansa.
Stessa sorte per il "quartier generale" di Aliservice, mentre di recente è stata acquistata e ristrutturata tutta l'area che ospitava Minerva Airlines. Nella zona nord della città gli esempi più eclatanti, ma non mancano quelle testimonianze del passato che non riescono a risorgere. Come l'ex cinema Rio di viale della Serenissima che, nonostante i progetti, giace ancora abbandonato a se stesso. E' la cartina di tornasole della crisi del commercio, dell'imprenditoria locale ed anche, come nel caso della Detroit, della delocalizzazione che lascia per strada centinaia di lavoratori.
Che la situazione cambi, nonostante le avvisaglie di ripresa, è davvero difficile, molto difficile. Ed allora i ronchesi saranno costretti a convivere con questi mostri addormentati e degradati. Che deperiscono sempre di più. Non si fa manutezione, se non uno sporadico taglio dell'erba ed allora, proprio in questi giorni, ha ceduto una delle griglie per il deflusso dell'acqua piovana che si trova nel parcheggio dell'ex Detroit. E' stato sistemato un cartello che indica il pericolo e nulla più. Se, nelle prossime settimane, nessuno farà nulla, allora si dovrà mettere in atto la procedura che obbliga i proprietari di aree come questa a far si che non sia messa a repentaglio la sicurezza delle persone.
I cartelli vendesi, dopo mesi e mesi di permanenza appaiono sbiaditi, quasi illeggibili. Il mercato, per questo genere di costruzioni non "tira". E Ronchi dei Legionari non è certamente un'isola felice. Già il mercato edilizio tradizionale, quello fatto della compravendita di appartamenti e di villette, fa fatica a marciare. Figuriamoci quando si parla di edifici di grandi dimensioni.
Come, poi, nel caso dell'ex Villaggio Azzurro, la caserma dell'Aeronautica Militare che, negli anni Ottanta, fu abbandonata dagli uomini con le stellette e lasciata in balia di se stessa. E dire che, quei bellissimi e capienti edifici, erano stati ultimati soltanto da pochi mesi. Negli anni si parlò della sede dell'Apt, di una facoltà universitaria, di "campus", ma tutto è rimasto lettera morta.
@luca_perrino
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