Ronchi dei partigiani, probabile referendum

È quanto emerso dalla presentazione del libro edito  ma si raccolgono firme per mantenere il nome attuale

RONCHI. Sala gremita, quella dell’auditorium comunale di Ronchi, per la presentazione del libro “Ronchi dei partigiani”. Un nutrito pubblico ha partecipato con grande attenzione all’esposizione delle relazioni di Marco Barone, Luca Meneghesso, Alessandra Kersevan, Piero Purich, Claudia Cernigoi e Anna Di Gianantonio. Per quasi due ore si è parlato del progetto culturale di Ronchi dei partigiani che sta avendo sempre maggiore attenzione. Il libro “Ronchi dei partigiani”, edito nella collana Resistenza storica della casa editrice Kappa Vu, è la dimostrazione della vitalità di questo gruppo capace di approfondire le tematiche storiche e toponomastiche di Ronchi con contributi qualificati e interessanti. Al successo della serata hanno contribuito l’adesione e il sostegno delle associazioni che l’hanno promossa vale a dire l’Arci Eugenio Curiel, il circolo Jadro, Ronchi dei partigiani, la libreria la Linea d’Ombra, Resistenza storica–Kappa Vu Edizioni. Un testo che contiene gli atti storici del convegno “Di cos’è il nome un nome? La toponomastica a Ronchi e nella Venezia Giulia tra imposizione e mistificazione”, tenutosi il 14 giugno 2014, promosso dal gruppo stesso con l’adesione di diverse associazioni locali, arricchito da una serie di appendici che approfondiscono alcuni temi legati alla storia, alla toponomastica, all’onomastica ed all’odonomastica del territorio bisiaco in particolare, ma anche della regione definita Venezia Giulia. Il 9 ottobre del 1923, va ricordato, il Consiglio comunale approvò la proposta della giunta retta dall’allora sindaco Giuseppe Berini di chiedere alle autorità competenti la sostituzione del nome della cittadina. Ronchi fu dichiarata ufficialmente “dei Legionari” con il Regio Decreto del 2 novembre 1925. Una decisione, questa, che ha sempre diviso, tanto che negli anni Settanta ci fu chi propose a più riprese di togliere quella denominazione.

Sul cambio di denominazione è stato anche proposto un referendum, mentre sono state anche raccolte firme per mantenere lo stato attuale. Il rapporto tra la città, il suo illustre ospite e le tradizioni antifasciste della stessa, ha sempre diviso la gente. E continua a dividere. Già qualche anno fa Ronchi dei Legionari ha cancellato uno dei suoi legami con il passato. Nel 2014, infatti, il consiglio comunale ha revocato la cittadinanza onoraria concessa il 17 maggio del 1924, all’allora presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Benito Mussolini. —

Lu.Pe.

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