Ronchi, il Polo intermodale riceve il via libera dall’aula

Ratificando l’accordo di programma il Consiglio comunale ha pure approvato la variante e il progetto esecutivo. Contrari “Città Comune” e Rifondazione
Di Luca Perrino

RONCHI DEI LEGIONARI. Via libera del Consiglio comunale di Ronchi dei Legionari all’accordo di programma con la Regione, la società Aeroporto Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Gorizia per la realizzazione del polo intermodale dei trasporti.

L’aula ha approvato il punto all’ordine del giorno con i voti del Partito democratico, della lista Insieme per Ronchi e del Popolo della libertà. Questa delibera è stata l’unico punto all’ordine del giorno del “parlamentino” ronchese. Gli altri argomenti in scaletta sono stati rinviati alla seduta di seduta di fine mese.

Il documento, oltre a ratificare l’accordo di programma già sottoscritto lo scorso agosto, rappresenta anche un atto di variante al piano regolatore comunale. In sintesi, con un unico atto amministrativo e con una sola votazione si sono approvati un protocollo d’intesa, una variante e un progetto esecutivo.

L’atto dà il via libera alla procedura per gli espropri dei terreni sui quali sorgerà la struttura intermodale, ma anche all’appalto delle opere.

Questa procedura, definita blindata e semplificata, è stata criticata dai consiglieri comunali di minoranza della liste di Città comune e di Rifondazione comunista, che hanno espresso gli unici quattro voti contrari alla deliberazione, in quanto impedisce al Consiglio comunale e alla cittadinanza di esprimere osservazioni o proposte. I quattro consiglieri hanno inoltre ribadito l’inutilità di tale intervento, le cui risorse avrebbero meritato destinazioni socialmente ben più utili.

«In sostanza - commenta Luigi Bon capogruppo di Rifondazione - il progetto di polo intermodale approvato adesso non dice nulla di nuovo. E’ stato ridimensionato il progetto faraonico degli anni Duemila: il progetto attuale prevede un mega parcheggio di fronte all’aeroporto, comprensivo di un marciapiede, una pensilina a fianco della linea ferroviaria e una fermata per le autocorriere».

Va ricordato che per realizzare tale opera il Consiglio comunale di Ronchi dei Legionari ha votato, nel 2007, una variante per la dismissione dei pozzi dell’acquedotto presenti nella zona, e con ampie maggioranze trasversali ha approvato negli ultimi anni diversi atti propedeutici all’accordo di programma deliberato ora, dalla variante generale al piano regolatore a un piano attuativo comunale.

«In questi anni - ricorda Bon - le associazioni ambientaliste e i comitati “No Tav” hanno espresso contrarietà al polo intermodale, per le criticità legate a strutture che comportano l'impermeabilizzazione di una vasta area agricola, e si sono battute contro lo spreco di denaro pubblico».

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