Ronchi “sfratta” l’antenna Vodafone dal campo Brunner
L’operatore ha tempo 3 mesi per rimuovere l’installazione Vicenda che si trascina dal 2013. Incaricato un avvocato

Bonaventura Monfalcone-13.08.2017 Torre comunicazioni-Campo di calcio-Vermegliano-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
RONCHI DEI LEGIONARI. Scoppia la grana della telefonia mobile, a Ronchi dei Legionari, e l’amministrazione comunale intima a Vodafone di provvedere a propria cura e spese, nei tempi tecnici necessari - e comunque in un tempo non superiore a tre mesi -, a rimuovere quanto installato. Si tratta delle antenne che si trovano all’interno del campo di calcio Sandro Brunner di Vermegliano. Ma c’è di più. La municipalità cittadina ha altresì deliberato l’affidamento dell’incarico a un legale per il recupero forzoso del dovuto, secondo valutazioni da compiere anche in base all’evolversi della giurisprudenza in merito, visto l’incertezza delle norme. Una somma rilevante, quella che Vodafone deve al Comune di Ronchi dei Legionari, vale a dire 54.419 euro che sono la somma del saldo dovuto nel 2012 e di quanto non versato dal 2013 allo scorso anno.
La vicenda, dunque. Nel 2008, il Comune concesse un’area comunale per una superficie di circa 50 metri quadrati, in via Granatieri, all’interno del campo sportivo “Brunner” a Vodafone per il posizionamento di un impianto per telefonia mobile per la durata di 9 anni. La concessione prevedeva anche la possibilità di ospitare il gestore telefonico Telecom Italia, sulla base di uno specifico accordo commerciale stipulato a livello nazionale con l’obiettivo di condivisione dei siti già esistenti. Il contratto stabiliva inoltre la possibilità dell’estensione ad eventuali altri gestori, previo atto specifico da concordarsi con il Comune, prevedendo un aggiornamento del canone iniziale. Così, nel 2010, Vodafone presentò un’istanza per sublocare a ulteriore gestore, nello specifico Wind, proponendo un aggiornamento del canone e un aumento di superficie. La richiesta veniva accolta con l’autorizzazione all’occupazione di ulteriori 15 metri quadrati e con un adeguamento del canone di ulteriori 5mila portandolo in totale a 15mila, confermando la scadenza al 4 dicembre 2017. Tre anni dopo la stessa azienda telefonica chiedeva l’applicazione del solo pagamento della Tosap per l’occupazione dell’area comunale, pagando l’importo minimo previsto di 516,16 euro. Ipotesi che l’amministrazione comunale ha scartato, mettendo in evidenza i mancati introiti dal 2012 al 2016.
In più occasioni, poi, la municialità ha anche chiesto un’eventuale controproposta, invitando gli operatori telefonici nei propri uffici per approfondire possibilità di accordi. Inviti, questi, che non sono mai stati accolti. E anche recentemente, nonostante sia stato concordato un incontro, i rappresentanti dell’operatore telefonico non si sono presentati, né hanno fatto pervenire istanze di altro tipo. Così, non rispondendo ai solleciti di pagamento regolarmente inviati dall’ente sulla base di quanto stabilito dal contratto ancora in essere, ora si è passati all’azione. La battaglia legale, insomma, è stata avviata. A dicembre scade la convenzione e non sarà rinnovata, mentre entro marzo, stando alle richieste della giunta, le antenne dovranno essere tolte di mezzo e andrà ripristinata come in origine.
@luca_perrino .
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