“Ronde di chiusura” per il Giardino Basevi e la Campagna Prandi

Tremila euro in più di spesa per i servizi di vigilanza privata Nell’elenco entrano anche tre edifici del Porto vecchio tra cui il Magazzino 26
Lasorte Trieste 31/01/18 - Giardino Pubblico Basevi
Lasorte Trieste 31/01/18 - Giardino Pubblico Basevi

Nuovi giardini, nuove ronde. E altri costi. La Campagna Prandi è l’ultima arrivata tra le nuove aree verdi del Comune di Trieste. E così l’amministrazione comunale, associandola al Giardino Basevi, ha dovuto allargare il servizio di vigilanza degli immobili comunali che fa capo a Italpol Group di Udine in associazione d’impresa con lo Stabilimento triestino di sorveglianza e chiusura, aggiungendo altri 3 mila euro al contratto di appalto.

La società dovrà fornire il servizio di apertura e chiusura immobili con ronda (proprio così) di chiusura fino al 14 febbraio 2020 (data in cui scade l’appalto). Nel caso del Giardino Basevi (situato nel quartiere di San Giacomo) il servizio è iniziato il 16 aprile scorso, mentre per la Campagna Prandi è partito il 13 settembre, giorno dell’inaugurazione del percorso pedonale che collega il giardino di via San Michele a San Giusto. L’attività di sorveglianza dovrebbe migliorare la sicurezza delle due aree verdi. Il Giardino Basevi, in particolare, è stato al centro di spiacevoli episodi di cronaca tanto da costringere la scorsa primavera l’amministrazione comunale a emanare un provvedimento di chiusura nelle ore serali.

Il servizio di vigilanza privata della Italpol Group è stato inoltre esteso fino al 14 febbraio 2020 ai sabati non festivi anche al Mercato ortofrutticolo di Campo Marzio, in attesa del suo trasloco nell’area ex Duke di San Dorligo della Valle. Il servizio aggiuntivo (comprendente anche lo spegnimento delle luci della sala aste) era stato richiesto dall’ufficio Mercati del Comune di Trieste la scorsa estate. Alle casse comunali costerà altri 708 euro.

Ma non basta. L’amministrazione comunale ha dovuto allargare i cordoni della borsa, impegnando altri 1.621 euro, per estendere il servizio di collegamento ai sistemi d’allarme a tre immobili di Porto vecchio. L’appalto, in scadenza il 14 febbraio 2020, è sempre quello che fa capo a Italpol Group di Udine. Gli immobili in questione sono quelli del polo museale: Magazzino 26, Sottostazione elettrica e Centrale idrodinamica. I tre edifici, restaurati e dotati di sistema di allarme, verranno così collegati alla centrale operativa e al servizio di pronto intervento della Itapol. —

FA.DO.

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