Rovigno, a febbraio operativa la nuova ala della casa per anziani
Rovigno. Al termine dei lavori di ristrutturazione e ampliamento della Casa dell’anziano “Domenico Pergolis”, che hanno richiesto oltre 4 milioni di euro erogati in parti uguali dalla Regione istriana e dalle casse municipali, sarà aperto a febbraio - con un paio di mesi di ritardo sul previsto - il nuovo settore della struttura. «Il ritardo è dovuto a due fattori - spiega la direttrice Kristina Laginja - il sottosuolo roccioso che ha ostacolato le operazioni di scavo e poi il ricorso di alcuni fornitori di attrezzature contro l’esito dell’acquisto pubblico».
Nella nuova ala della Pergolis ci saranno 41 posti letto, mentre un apposito settore accoglierà 12 anziani con patologie particolari. I futuri ospiti della nuova ala pagheranno la tariffa mensile ritoccata all’insù, in vigore da dicembre dopo essere stata rimasta invariata per 19 anni: si tratta di 346 euro per la camera singola, che salgono a 426 euro nel caso di persone non autosufficienti. In ogni caso gli importi non bastano a coprire l’effettivo costo del servizio, e la differenza viene coperta dall’Istituto nazionale di previdenza sociale, essendo la Casa convenzionata con lo Stato. La tariffa commerciale invece, in vigore nelle residenze private, si aggira fra i 660 e i 920 euro, importi che in pochi si possono permettere con una pensione il cui importo medio in Croazia è di 330 euro.
In ogni caso la carenza di strutture per anziani è un problema cronico: a Pola si arriva ad attese di 9-10 anni, mentre le persone in lista sono 2.400. La Regione sta lavorando all’ampliamento delle quattro strutture per anziani di cui è fondatrice: oltre a Rovigno ci sono quelle di Arsia, Cittanova e Pola. Tre invece le residenze comunali, situate a Umago, Parenzo e Pinguente, dove però la quota a carico dell’assistito è più alta: si va da 400 a 590 euro mensili. Non ci sono liste d’attesa invece per le case di riposo private dove si entra senza problemi, ovviamente sborsando cifre come detto molto più elevate. —
P.R.
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