Rubano in 18 case e poi vanno in campeggio

Due nomadi arrestati in Veneto dopo le scorribande nella Bassa. Recuperata refurtiva per 100mila euro

LATISANA. Arrestati due nomadi italiani con una refurtiva di 100mila euro nella roulotte. Sulle loro spalle una ventina di furti commessi quest’anno nelle case della Bassa friulana, ma anche del vicino Veneto. Secondo i carabinieri di Latisana, i responsabili di 18 furti commessi tra febbraio e maggio nelle abitazioni di vari comuni sono Cinziano Riviera, 45 anni, e suo genero Carlo Bodino, 24.

I due sono stati incastrati per una serie di furti molto simili fra loro, commessi tutti al mattino, fra le 8 e mezzogiorno, mentre i rispettivi proprietari erano al lavoro, ignari della sorpresa che avrebbero trovato al ritorno nelle loro case di Latisana, Ronchis, Varmo, Lestizza e Bertiolo.

Formalmente i due nomadi risiedono l’uno a Canavese in provincia di Torino, l’altro a Genova, ma in realtà vivono in una roulotte a bordo della quale girano con le loro famiglie.

In seguito alle indagini, che i carabinieri comandati dal capitano Umberto Carpin hanno condotto intrecciando le testimonianze raccolte e le immagini delle telecamere di videosorveglianza, l’autorità giudiziaria di Udine aveva giù emesso nei loro confronti un’ordinanza di custodia cautelare. Ordinanza che è stata applicata l’altro ieri, dopo che i due sono stati individuati con le rispettive famiglie in un camping di Cavallino Tre Porti, non lontano da Jesolo.

A intercettarli, i carabinieri di quella località che li hanno condotti in carcere a Venezia, non prima di aver trovato nascosta nella roulotte una refurtiva di gioielli, ori ed orologi per un valore complessivo di 100mila euro.

Il ricco bottino sarebbe frutto di un’altra serie di furti commessi negli ultimi giorni nelle abitazioni delle provincie di Venezia, Treviso e Padova. Mentre moglie e figli andavano al mare, insomma, i papà a bordo di auto di grosse cilindrata (con la targa taroccata) andavano a far man bassa nelle case dei dintorni.

Su Cinziano Riviera pendeva anche un’altra ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Ivrea per essere stato “beccato” in possesso di un’auto, rubata a Torino nel 2011.(el.pl.)

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