Rubata perfino la campanella nella chiesetta di Santo Stefano

L’oggetto d’ottone, senza alcun valore, serviva ad annunciare l’arrivo del sacerdote all’altare Altri episodi del genere, anche gravi, sono stati favoriti dall’assenza di impianti di videosorveglianza
Di Luca Perrino
Altran Monfalcone-22.08.2011 Chiesetta di Santo Stefano-Vermegliano-Ronchi dei Legionari-Foto di Katia Bonaventura
Altran Monfalcone-22.08.2011 Chiesetta di Santo Stefano-Vermegliano-Ronchi dei Legionari-Foto di Katia Bonaventura

di Luca Perrino

RONCHI DEI LEGIONARI

Ancora un furto, ancora un atto sacrilego, nei confronti di una chiesa, a Ronchi dei Legionari. Questa volta a farne le spese è stata la cinquecentesca chiesetta di Santo Stefano, nel rione di Vermegliano.

Dalla stessa, nel tardo pomeriggio di venerdì, è sparita la piccola campanella che, durante le funzioni religiose, annuncia l'arrivo del sacerdote davanti all'altare. La campanella, realizzata in ottone, non è stata asportata per il suo valore artistico e nemmeno per quello economico. Si è trattato, anche in questo caso, di un atto vandalico vero e proprio, una “bravata” come ne sono state fatte altre, anche nel recente passato, ai danni delle chiese ronchesi.

Edifici che, spesso, sono alla mercè di persone senza scrupoli che non si tirano indietro nemmeno pensando al fatto che potrebbero essere scoperti, e che si fanno forza del fatto che nessuna chiesa è oggi protetta da un impianto di videosorveglianza.

Quello accaduto nella chiesetta di Santo Stefano, come detto, non è un episodio nuovo per le chiese ronchesi, soprattutto per quella di Santa Domenica, nel rione di Selz, dove in passato una persona si è divertita per mesi a mettere la colla nelle serrature delle porte e a porre in atto continui atti di vandalismo.

Il piccolo ma certamente eclatante e non certo indolore furto è stato compiuto sicuramente nelle ore diurne, visto che la chiesa resta aperta per tutta la giornata per accogliere i fedeli che desiderano sostarvi e raccogliersi in npreghiera.

Nessuno avrebbe sentito o visto nulla. La brutta sorpresa è stata scoperta ieri mattina, quando la chiesa è stata riaperta. Il parroco, don Renzo Boscarol, ha immediatamente provveduto a sostituire la campanella, non mancando però di esprimere tutta l'amarezza per il furto, che come detto è solo l'ultimo di una serie perpetrata nelle chiese ronchesi.

Il più grave, ricordiamolo, fu messo a segno nel 2006, quando dalla chiesa di San Lorenzo sparirono quattro putti lignei del Seicento e cinque teste di angioletti risalenti agli anni Venti.

Alla vigilia di Natale del 2005, ancora, fu appiccato il fuoco alla chiesa nuova di Santa Domenica. L’incendio, molto violento, distrusse la chiesa.

La chiesetta di Vermegliano è una delle più importanti testimonianze storico-artistiche di Ronchi dei Legionari. L’aspetto con cui si presenta oggi corrisponde in buona parte alla sistemazione del 1558, ma durante alcuni lavori di restauro nel 1980 emersero tracce di un edificio e di affreschi risalenti al Quattrocento. In fondo alla navata, tra gli altari e l’arco santo, si possono ammirare gli affreschi del 1576, attribuiti al pittore Sebastiano Secante il Vecchio, tutti restaurati.

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