Rubava il bancomat al paziente, a giudizio

Infermiere del servizio dialisi di Cattinara sarà processato venerdì con rito immediato

Giudizio immediato venerdì, davanti al giudice Laura Barresi, per Andrea L’Abate, 46 anni, l’infermiere in forza al servizio dialisi che nello scorso agosto era stato arrestato dai poliziotti del Commissariato di San Sabba con le mani nel sacco, subito dopo aver effettuato un prelievo con il bancomat di un paziente. È assistito dall’avvocato Laura Pisani.

Il trucco messo in pratica era semplice. L’infermiere aveva approfittato dell’indicazione fornita ai pazienti da parte dalla direzione generale di non portare denaro e oggetti di valore nelle stanze dello spogliatoio del servizio dialisi di Cattinara. L’uomo di 77 anni, poi vittima dei colpi a ripetizione, aveva lasciato così nella propria vettura il portafogli con la tessera bancomat e il codice.

Secondo la ricostruzione della polizia l’infermiere entrava dunque in azione quando l’uomo era sottoposto al trattamento. Semplicemente prendeva le chiavi e il telecomando dell’auto. In pochi minuti usciva dal reparto e andava nel parcheggio dove facilmente individuava e apriva con il telecomando stesso la vettura del paziente e poi prendeva “in prestito” il bancomat e il relativo codice che il settantasettenne - incautamente - aveva lasciato assieme. Poi attraversava la strada ed effettuava un prelievo al bancomat della cifra di 250 euro per volta. Complessivamente, per fare tutto questo, sempre secondo la ricostruzione della polizia, il tempo necessario era di non più di una decina di minuti. Una sorta di “pausa caffé” che in effetti non aveva mai insospettito nessuno. Ad accorgersi - dopo sette mesi - che il suo conto era stato saccheggiato era stato lo stesso anziano. All’improvviso si era trovato molti meno soldi di quanto credeva in conto corrente. Così si era rivolto alla polizia. E gli investigatori di San Sabba in breve avevano capito che ad ogni dialisi veniva contemporaneamente effettuato un prelievo dal bancomat. Era stata subito informata la direzione di Cattinara ed era stato organizzato un appostamento su indicazione del pm Cristina Bacer. Alla fine i risultati sperati. Nella tasca dell’infermiere c’erano la tessera bancomat, lo scontrino, 250 euro e infine le chiavi della macchina dell’anziano. Inevitabile era scattato l’arresto. (c.b.)

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