Rubavano nelle vetture Scattano due arresti

In manette Matteo Brajdich e Cristian Braidich che avevano colpito a Cormons ma anche fra Udine e Pordenone. Indagine lampo dei carabinieri di Gradisca
Di Francesco Fain

CORMONS. Un modus operandi collaudato e, a quanto pare, fruttuoso. Adocchiavano auto solitamente parcheggiate fuori da locali pubblici o scuole, all’interno delle quali il proprietario aveva incautamente lasciato una borsa o un portafogli. Rompevano il finestrino e rubavano quanto di loro interesse. Nel caso in cui nel bottino vi fossero stati bancomat o carte di credito si recavano immediatamente ad uno sportello bancario per tentare il prelievo che spesso andava a buon fine perché l’incauta vittima lasciava traccia dei codici pin nel portafoglio.

Protagonisti un cinquantacinquenne (Matteo Brajdich) e un ventitreenne (Cristian Braidich), già gravati da precedenti penali. I due sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Gradisca d’Isonzo per i reati di furto continuato aggravato in concorso e rapina. Le indagini, dirette e coordinate dalle Procure della Repubblica di Gorizia, Udine e Pordenone, di quella che è stata definita operazione “Lampo 2”, si sono sviluppate da gennaio a marzo 2013. Perché tutte queste Procure interessate? Perché i furti sono avvenuti a Cormòns, Sesto al Reghena, Motta di Livenza, Udine, Fossalta di Portogruaro, Flambro e Mortegliano.

Tutto, però, è nato nell’Isontino. L’attività investigativa è stata intrapresa a seguito di due furti commessi su autovetture a Cormòns (uno nello spiazzo del “Cantiniere”), accomunati da medesime circostanze e modus operandi. Grazie ad alcuni elementi forniti da testimoni oculari e grazie anche al contributo delle immagini delle telecamere di sorveglianza dislocate sul territorio sono stati individuati i due responsabili.

«Lo sviluppo delle investigazioni - spiegano i carabinieri di Gradisca d’Isonzo - ha consentito quindi di ricostruire e monitorare i movimenti dei due soggetti acclarandone la responsabilità in merito alla commissione, sia in concorso che singolarmente, di otto furti su autovettura nelle provincie di Gorizia, Udine e Pordenone e Venezia, un tentato furto aggravato in abitazione e una rapina».

C’è stato anche un momento di particolare apprensione e preoccupazione, conclusosi fortunatamente senza danni alle persone. Proprio durante uno dei “soliti” furti, lo scorso 6 febbraio, Cristian Braidich (il più giovane, che per l’occasione ha agito da solo) ha rischiato di trasformare la propria malefatta in una tragedia. All’interno di una vettura parcheggiata fuori da una scuola materna di Cussignacco oltre alla borsa lasciata da una mamma che stava accompagnando il figlio in aula, ha trovato... la figlia dodicenne della proprietaria che ha coraggiosamente cercato di salvare la borsa della madre aggrappandosi per alcuni metri allo specchietto dell’auto utilizzata per fuggire con il bottino. Braidich, con estrema spregiudicatezza, ha affondato il piede sull’acceleratore fino a quando la ragazzina, che per fortuna non si è fatta male, ha desistito.

Infine, dimostrando una “polivalenza criminale”, Matteo Brajdich è stato identificato autore di un tentato furto aggravato in abitazione commesso a Majano lo scorso 9 gennaio.

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