«Ryanair corretta ma quanti disagi»

«Alla fine dei conti, siamo stati trattati molto bene dalla persona che ha gestito l'emergenza del nostro volo a terra e Ryanair ha fornito tutto ciò che ha promesso», commenta da Trieste Stefano. Per alcuni giorni il libero professionista è stato il “portavoce” del disagio di una decina di triestini bloccati da guai tecnici dell’aeroporto di Volo, in Grecia, al rientro dalle vacanze.
«Per quanto riguarda le norme di sicurezza - chiosa il manager -, almeno la notte di mercoledì, quando la compagnia irlandese non ha fatto atterrare il suo jet proveniente da Bergamo Orio al Serio per problemi al radar dello scalo, Volo è un colabrodo».
«Tutto può accadere - osserva divertito riferendosi ai varchi di polizia non presidiati, alla gente che stazionava fin sulla pista - ma sono molto severi per quanto riguarda i tubetti di gel per i capelli!».
La vicenda è riassunta presto: un parziale guasto al radar dell’aeroporto aveva fatto propendere Ryanair per la sospensione dei viaggi diretti a Volo, in pratica la grandissima maggioranza del traffico aereo sulla città portuale della Tessaglia. Così i circa 150 passeggeri del volo di rientro in Italia delle 13 di mercoledì, tra i quali i triestini, si erano ritrovati a “bivaccare” fino alla mezzanotte nello scalo, senza informazioni certe. «In quella situazione - spiega Stefano - abbiamo fatto la scelta giusta. Insieme agli altri passeggeri abbiamo cioè rifiutato il rimborso offerto come da clausole del contratto, da Ryanair, optando per l’imbarco sul primo volo utile successivo». Infatti con i soldi del biglietto “low cost” nessuno sarebbe andato troppo lontano, meno che mai rientrare in Italia.
Mentre due gruppi dei 150 passeggeri avevano poi accettato d’imbarcarsi su pullman con destinazione Atene la notte stessa e Salonicco quella successiva, per poi volare sempre con Ryanair in Italia, Vecchiet con la moglie, assistiti dal Cts, e altri hanno preferito restare a Volo due notti, a spese della compagnia che si rivarrà sulla società di gestione dell’aeroporto, e attendere il volo di venerdì scorso. «Non abbiamo approfittato - racconta - per andare a visitare siti turistici vicini alla città, come le Meteore, ma abbiano preferito restare con i nostri compagni di disavventura a Volos. Sul lavoro, come libero professionista, ho avuto qualche disagio ma l’importante è che tutto sia andato a buon fine». (p.p.g.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo








