Sabato a casa per tutti petizione alla Bergamas

di Elena Placitelli
CERVIGNANO
Un comitato e una raccolta firme per estendere la settimana corta a tutti i plessi della scuola “Bergamas” di Cervignano. Ai genitori degli alunni che frequentano le elementari del territorio non piace la decisione del Consiglio di Circolo con cui è stato introdotto il sabato a casa “a singhiozzo”. A godere della settimana corta, infatti, saranno solo i bambini della scuola di via Firenze, mentre gli iscritti nelle primarie di via Caiù e della Turisella dovranno fare lezione anche sabato, dalle 8 alle 10. Ciò vale solo per le classi dalla prima alla terza, coinvolte dalla riforma Gelmini, che prevede di ridurre da 30 a 27 le ore settimanali. Ma i genitori non hanno accolto di buon grado la soluzione con cui il Consiglio di Circolo ha definito il nuovo orario scolastico. Tanti si sono appellati al presidente del Consiglio di circolo, Giorgio Zacchigna, avanzando perplessità. E ora sono alle prese con una contro-proposta, che potrebbe sfociare in una raccolta di firme. «Si sta creando una sorta di comitato – spiega Zacchigna – con l’idea di sottoscrivere la richiesta di estendere il sabato a casa in tutte le primarie di Cervignano. La proposta dei genitori potrebbe essere ridiscussa dal Consiglio, che si riunirà a breve. Visto che, al di là dell’esigenza degli insegnanti di non caricarsi con due rientri settimanali, la decisione è stata presa senza altri particolari motivi, potrebbe essere ritenuta più importante la necessità di venire incontro ai genitori, se non altro perchè più numerosi del corpo docenti».
Zacchigna ricorda che il Consiglio di circolo ha votato sulla base di una coesione dimostrata dagli insegnanti, mentre i genitori sono parsi meno compatti: «Fermo restando che qualsiasi soluzione non accontenterà mai tutti, alcuni rappresentanti dei genitori hanno votato per la proposta degli insegnanti pur non essendo coinvolti, visto che i loro figli frequentano le classi quarte e quinte. Forse sarebbe stato più giusto se avessero votato per l’interesse dei genitori direttamente interessati. Gli insegnanti hanno dimostrato di aver trovato un accordo precedentemente, mentre i genitori si sono fatti cogliere più impreparati. Sta di fatto – ribadisce – che i genitori non sono rimasti contenti della scelta e ora i rappresentanti stanno cercando di capire come far valere le loro esigenze. Qualora ricevessi un consistente numero di firme, come presidente me ne farò portavoce nella prossima assemblea di circolo». «Aspetto che arrivi un’istanza – dice il dirigente Vittorio Del Bianco -. A quel punto il compito di valutare eventuali altre soluzioni spetta al Consiglio di Circolo, che si riunirà probabilmente la prossima settimana».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo