San Floriano riscopre il passato e lancia il costume del Collio

Il Collio riscopre un suggestivo frammento delle sue tradizioni, i costumi tipici che d’ora in poi potranno diventare uno dei simboli del territorio. Merito del progetto “Come siamo belli” promosso in vista del Likof 2020 dal Comune di San Floriano del Collio e dalla Vinoteka “Colli di San Floriano”, che appunto organizza il Likof.
Il progetto è stato presentato alla tenuta delle Baronesse Tacco, ed è stato sostenuto dai contributi di Regione e Fondazione Carigo proprio per il suo valore culturale e turistico. L’iniziativa era da tempo nel cassetto dell’amministrazione comunale, e nasce dal lavoro della giovane goriziana Alice Sivilotto, che nella tesi di laurea all’accademia delle Belle Arti di Venezia ha proposto uno studio sugli abiti tipici dell’uomo e della donna del “Coglio” raffigurati in due acquerelli dei primi dell’Ottocento conservati nella Civica raccolta di stampe Achille Bertarelli di Milano. Abiti che sono poi stati riprodotti e cuciti con cura dalla sarta Ivana Arduini, per diventare dunque il costume simbolo del territorio che è stato illustrato al folto pubblico presente a San Floriano l’altra sera. Vestiti della tradizione contadina, ma impreziositi da dettagli colorati e originali. Accanto a quelli per l’uomo e la donna ci sono pure quelli per i bambini.
Il Comune di San Floriano ha promosso l’iniziativa – che ha visto in prima linea il sindaco Padovan ma soprattutto il suo vice Marjan Drufovka – non pensando solo alla realtà locale, ma con uno sguardo più ampio. Il “sogno”, infatti, sarebbe quello di poter proporre il costume tipico durante eventi, feste e occasioni ufficiali anche negli altri paesi del Collio-Brda, al di qua e al di là del confine. E non a caso alla presentazione c’erano anche rappresentanti di altre amministrazioni. –
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