San Giorgio, Artenius in crisi salvata dai portoghesi

SAN GIORGIO DI NOGARO. La portoghese “Selenis” si è aggiudicata lo stabilimento di “Artenius Italia” di San Giorgio di Nogaro, a quanto pare per un milione di euro. Ma l’azienda sarda “Ottana...

SAN GIORGIO DI NOGARO. La portoghese “Selenis” si è aggiudicata lo stabilimento di “Artenius Italia” di San Giorgio di Nogaro, a quanto pare per un milione di euro. Ma l’azienda sarda “Ottana Polimeri” (Indorama) non ci sta è intende ora presentare ricorso al Tribunale fallimentare di Udine, per essere stata esclusa a causa di una “delega” arrivata in ritardo.

L’apertura delle buste di offerta d’acquisto di “Artenius Italia” di San Giorgio di Nogaro, è avvenuta nello studio del notaio di Udine Riccardo Petrosso, dove erano state depositate le offerte d’asta.

Secondo quanto appreso, “Selenis” assorbirebbe trenta dei centosette dipendenti attuali.

Ma “Ottana Polimeri” non intende tirarsi indietro, volendo quindi procedere con un ricorso: «Stiamo valutando assieme ai nostri legali l’opportunità di presentare ricorso - ha spiegato infatti il presidente di “Ottana Polimeri”, Paolo Clivati - e soprattutto se è possibile farlo in maniera urgente: non è possibile essere esclusi solamente perchè mancava il documento di delega a chi doveva rappresentarci, documento che era stato inviato il giorno prima, ma non risultato presente nella documentazione. Questo ha dato modo a “Selenis”, essendo sola a partecipare, di aggiudicarsi a un prezzo bassissimo e senza alcun rilancio, il sito di San Giorgio di Nogaro. Ritengo che fosse possibile rinviare l’apertura delle buste, proprio per dar la possibilità di partecipare a più concorrenti rilanciando così l’offerta. Comunque - ha aggiunto Paolo Clivati - intendiamo andare avanti: le condizioni per presentare il ricorso ci sarebbero tutte».

Il rilancio minimo consentito era, infatti, di 200mila euro. L’assegnazione definitiva verrà ora fatta dalla curatela fallimentare nominata dal Tribunale di Barcellona, essendo “Artenius” appartenente al Gruppo “La seda De Barcelona”, in liquidazione a causa di un’esposizione bancaria.

L’eventuale acquisto dello stabilimento di San Giorgio di Nogaro, che ha una capacità produttiva di 180mila tonnellate di Pet (bottiglie di plastica) all’anno, potrebbe, avere riflessi positivi su “Ottana Polimeri”, soprattutto sulla produzione dell’acido tereftalico purificato (Pta), materia prima della plastica (Pet).

Francesca Artico

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