San Lorenzo Isontino, fusti sospetti nell'ex fabbrica: area sequestrata

Trovati dai carabinieri intervenuti per un’intrusione. Mobilitato il nucleo batteriologico dei vigili del fuoco. Il sindaco rassicura
Bumbaca Gorizia 27.12.2019 San Lorenzo sequestro discarica © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 27.12.2019 San Lorenzo sequestro discarica © Foto Pierluigi Bumbaca

SAN LORENZO ISONTINO È stata la segnalazione per una sospetta intrusione di ladri nell’area dell’ex sito artigianale della Dm Spei Orion a portare ieri pomeriggio al sequestro di due piccole aree del capannone industriale di via Farra.

Intorno all’ora di pranzo un cittadino, allertato dalla presenza di un furgone che si aggirava nella zona, ha chiamato i carabinieri di Capriva che sono intervenuti con una pattuglia. Nel corso del sopralluogo all’interno del sito, gli agenti hanno notato delle vasche con del materiale sospetto così, a loro volta, hanno allertato i colleghi del gruppo di tutela ambientale e i vigili del fuoco di Gorizia. Dal comando provinciale di via Diacono è quindi partita una squadra supportata dal nucleo Nbcr (Nucleare batteriologico chimico radioattivo) e sul posto sono arrivati poi anche i tecnici dell’Arpa.

Prima della decisione di mettere in cassa integrazione a fine 2011 i 44 lavoratori e poi dismettere definitivamente la fabbrica a metà del 2012, la Dm Spei Orion operava con successo nel campo dell’elettronica producendo circuiti stampati professionali. Si era trasferita nell’area artigianale di San Lorenzo dopo aver chiuso lo stabilimento di Cormons.

Il materiale sospetto sarebbe contenuto all’interno di fusti sigillati accatastati su pallet in modo regolare e non sarebbe altro che uno dei liquidi di lavaggio utilizzati nel corso di quella che fu la produzione. Anche se si tratta di prodotti chimici, non destano dunque preoccupazione.

La presenza ieri del personale Nbcr è stato tuttavia necessario per garantire in via preventiva la sicurezza degli investigatori. Al momento non si conosceva la situazione all’interno del capannone e per questo è stata osservata la maggiore cautela possibile. «Normali procedure di sicurezza», hanno spiegato nel corso dell’operazione.

A confermarlo è stato anche il sindaco Ezio Clocchiatti che poi, nel tardo pomeriggio di ieri, ha firmato un’ordinanza - notificata a tutte le parti in causa - in cui viene intimato alla proprietà di rimuovere il materiale avvalendosi di una ditta specializzata entro 90 giorni. «La proprietà è stata collaborativa e credo che non passerà molto tempo prima che si risolva tutto», sottolinea il primo cittadino di San Lorenzo, che rassicura: «La procedura è stata piuttosto lunga, ma era necessaria un’attenta verifica. Non risultano sversamenti e non ci sono pericoli. Il materiale si trova all’interno del capannone e poggia su una pavimentazione. Non può quindi né penetrare nel terreno, né creare esalazioni nocive per la salute pubblica. In questo senso mi sento di poter tranquillizzare tutti».

I liquidi rinvenuti sarebbero tutti catalogai e dotati di schede tecniche. È quindi ipotizzabile che la situazione verrà chiarita dalla proprietà nel giro di pochi giorni. —




 

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