San Martino del Carso, nuovo libro sulla Grande guerra

SAGRADO. Davanti ad un folto pubblico ha ottenuto un notevole successo, la presentazione del libro dal titolo “San Martino del Carso 1915-1916 l’anno della carneficina bestiale”, che si è tenuta in questi giorni nell'area esterna al Museo della Grande guerra a San Martino del Carso. Il libro, che è stato realizzato da Gianfranco Simonit e Ranieri Visintin, con il determinante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, rappresenterà una sorta di biglietto da visita del Museo stesso, gestito dai volontari della Sezione di ricerca storica del gruppo.
Realizzato con materiale fotografico messo a disposizione da numerosi collezionisti privati, sia italiani che sloveni e ungheresi, dall’archivio dei musei Provinciali di Gorizia e dal Consorzio Culturale del Monfalconese, dà una visione a tutto campo di quella che era il paese di San Martino del Carso durante quei lunghi mesi che lo videro come luogo simbolo del dramma e che divenne tomba e cimitero per centinaia di migliaia di uomini.
Il lavoro eseguito raccoglie il materiale fotografico esposto in mostra all’interno del museo ed è arricchito con brani e testi di diari e memoriali di guerra scritti nei dintorni di San Martino.
La notevole affluenza di pubblico e i numerosi attestati di stima ricevuti in occasione della presentazione hanno dimostrato ai volontari quanto apprezzato sia il lavoro dell’associazione dando loro nuovi stimoli per continuare nelle ricerche delle testimonianze storiche del territorio.
Alla presentazione sono intervenuti l’assessore alla Cultura della Provincia di Gorizia, Federico Portelli, l’assessore alla Cultura del comune di Sagrado, Simonetta Visintin, nonché lo storico Lucio Fabi. L’assessore Federico Portelli e la vice presidente della Provincia di Gorizia, Mara Cernic, prima della presentazione del libro hanno accompagnato, assieme ad una delegazione del Gruppo Speleologico Carsico, la signora Anna Magyar, presidente della Contea di Szeged e membro del parlamento ungherese, nei luoghi della memoria sul Carso goriziano e ai Musei provinciali di Gorizia. Un momento importante dal forte significato storico e culturale.
(e.c.)
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