Sanità, parte il valzerdei primari in 7 reparti
Al Burlo concorsi per coprire cinque ruoli. Ospedali: Tuveri e Martinelli verso la pensione

Si mormora in corridoio, soprattutto al Burlo Garofolo. Il 2009 sarà l’anno di tanti concorsi per coprire posti di vertice vacanti da anni. I «facente funzione» si sono in certi casi ormai acquartierati ma che cosa succederà se dalle buste dovessero uscire nomi diversi, nuovi di zecca? All’Azienda ospedaliera sono attesi soltanto due pensionamenti nella fascia di vertice. Ma non sono da poco.
A fine anno va in pensione Guido Tuveri, direttore dell’Oncologia. Pende su tutto il reparto la domanda ancora senza risposta: verrà connesso in dipartimento col Centro oncologico dell’Azienda sanitaria su cui regna Giorgio Mustacchi oppure anche qui un concorso porterà solo un altro, diverso dirigente? Il secondo vertice in uscita nell’autunno 2009 è Bruno Martinelli, direttore della Clinica ortopedica di Cattinara. Meno ansie di carriera sono in vista all’Azienda sanitaria stessa, dove i pensionamenti in previsione sono solo 15 su un organico complessivo di 1200 dipendenti. Nessun «capo» è in uscita, ma il Dipartimento di prevenzione già all’osso perde due allenati professionisti, Mario Mainenti e Gerardo Oppelli, e comunque è impossibile prevedere se in corso d’opera ci sarà qualche defezione spontanea o meno.
Non c’è solo la pensione, esistono l’andar via e il vincere concorsi banditi altrove. Ma vediamo il resto della mappa, com’è disegnabile fin qui. Intanto è da sfatare la voce che Alessandro Ventura, direttore della Clinica pediatrica e del centro trapianti del Burlo, sia sulla soglia del lasciare il posto. «Lo dico in giro ogni tanto per farmi consolare» dice il medico scherzando. Ma attorno a lui il panorama cambierà parecchio. È appena uscito, all’inizio di novembre, Mario Liubich, direttore della Farmacia dell’ospedale infantile. Il nuovo concorso è già bandito ma intanto regge le sorti Rossella Paparazzo.
Caso tutto a parte è quello del Laboratorio di Immunopatologia materno-fetale e dei trapianti, dove da anni Mariangela Mangiarotti Marchi ha cessato la direzione, che è rimasta nelle mani di Sergio Parco (anche sindacalista Cisl). «Il concorso ha tardato - spiega Mauro Delendi, il direttore generale - perché per lungo tempo non è stato chiaro se col trasferimento del Burlo a Cattinara ci sarebbe stata una fusione di reparti». Ora il bando è in dirittura d’arrivo e se Parco non vincesse avrebbe perso ogni possibilità (si dice) perché i dirigenti devono avere almeno un lasso di tempo pari a 5 anni davanti a sè per poter essere «valutati» e l’interessato invece si avvicinerebbe troppo all’età pensionabile.
Lo scorso anno poi se n’è andato, per tornare nella sua Firenze, il direttore di Anestesia e rianimazione di via dell’Istria, Armando Sarti. Il «facente funzioni» attuale è Stefano Furlan. Poiché i concorsi per dirigenti devono essere autorizzati dalla Regione e hanno preminenza i posti vacanti da più tempo, Anestesia è la terza in lista, al secondo posto per urgenza c’è il Pronto soccorso, dove da anni fa le funzioni di dirigente Gianni Messi. E al primo il direttore ha messo l’Oculistica, anche questa senza un vertice da quando Paolo Perissutti è andato in pensione virandosi peraltro verso l’attività privata.
A farne le veci è attualmente Stefano Pensiero, dal primario (si dice) a suo tempo indicato come allievo e prediletto. Al Burlo dunque il traffico maggiore nelle caselle dirigenziali per il prossimo anno: l’ospedale pediatrico è diventato «azienda» solo da poco uscendo da una lunga epoca di traversie d’ogni genere, e col ricordo ancora non digerito di quando tutti i medici inscenarono una protesta di massa non solo per le condizioni precarie dell’edificio, ma anche perché non si bandivano concorsi e le carriere erano bloccate. Ora è finalmente arrivato il turno dei concorsi, un sommovimento forte dopo i recenti e rarefatti ingressi dei dirigenti di Chirurgia, Genetica e Ortopedia.
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