Sardoc: gli abitanti delle Girandole non sono di serie B

SGONICO
«Intanto voglio dire ai “girandolini” che non sono orfani e che non hanno bisogno di essere adottati». Il primo cittadino di Sgonico, Mirko Sardoc, replica alle accuse di un presunto abbandono nei confronti del complesso delle Girandole. «Non ritengo che nel nostro Comune esista una zona di serie A e una di B. I cittadini e le loro esigenze sono tutti uguali», aggiunge.
Dopo le critiche rivoltegli dall’opposizione tramite il caporuppo Denis Zigante, Sardoc spiega la sua posizione: «Sono consapevole che il complesso delle Girandole è un insediamento con la maggior concentrazione abitativa e che il tratto di strada che interessa quella zona è pericoloso – dichiara -. Ciò che forse sfugge a qualcuno è che il medesimo tratto è proprietà privata e che quindi, il Comune, non può agire di sua iniziativa».
Nonostante ciò, lo stesso Sardoc, sottolinea che «la questione, pur non essendo esclusivamente di nostra competenza, è stata ugualmente sottoposto all’attenzione della giunta provinciale tenutasi nei giorni scorsi».
La stessa in cui si è parlato degli interventi riguardanti il posizionamento dei punti luce nei tratti della strada provinciale all’altezza di Carsiana e del complesso sportivo Portuale. «Dovrebbe giungere una richiesta da parte dei condomini del complesso - spiega Sardoc -. Che io sappia, ad oggi, non ne è giunta alcuna». Molto improbabile, inoltre, che i girandolini non siano a conoscenza di questa possibilità visto che «anche in passato, nel caso di altre problematiche come l’introduzione dei bottini della spazzatura, i condomini si erano rivolti all’amministrazione comunale».
Oltre a Zigante, Sardoc replica al consigliere Geremia e alla “questione Led”. «Il Comune non è per nulla contro l’installazione della tecnologia a risparmio energetico, e ci sono le delibere di giunta a testimoniare in mio favore», chiosa. «Una di quelle, del 17 maggio, segnala l’approvazione al progetto “Sviluppo ambientale sostenibile del Carso” all’interno dei rapporti di cooperazione transfrontaliera Italia –Slovenia 2007-2013».
L’iniziativa, di cui partner capofila è il comune sloveno di Comeno, prevede un investimento complessivo, grazie a fondi Ue, di tre milioni di euro, di cui un milione interesserebbe il comune di Sgonico. I fondi sarebbero da ripartire per una serie d’interventi tra i quali anche la sostituzione dei vecchi punti luce con nuovi che utilizzano la tecnologia dei Led.
(v.a.)
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