Scalinata di Sant’Antonio Avrà il nome di Ungaretti

Marco Silvestri / MEDEA

Intitolare al poeta Giuseppe Ungaretti la scalinata che porta alla chiesetta di Sant’Antonio nel Parco del Colle di Medea. È l’idea che è stata proposta durante la serata culturale intitolata “Medea luogo ungarettiano?” organizzata dal Comune e dalla parrocchia di Santa Maria Assunta. Sono intervenuti il sindaco di Medea Igor Godeas, il professor Ferruccio Tassin e il parroco don Federico Basso.

Nella sua relazione Tassin ha ripercorso la storia della chiesetta di Sant’Antonio e della scalinata e si è soffermato sulle opere del santo e le poesie di Ungaretti. Nel componimento “Peso” che fa parte della raccolta “L’allegria” e scritta a Mariano nel 1916, Ungaretti fa riferimento al santo tanto caro ai residenti di Medea. Il poeta scrive “Quel contadino si affida alla medaglia di Sant’Antonio e va leggero”. Il significato è che chi ripone le sue speranze sull’immagine del santo si sente confortato.

Le poesie di pace del poeta sono un’ulteriore testimonianza del legame tra Ungaretti e il territorio. Ecco quindi nascere, grazie anche a questi riferimenti, l’idea di intitolare la scalinata al grande poeta. «La scalinata di Sant’Antonio – evidenzia Godeas – fa parte del patrimonio storico e artistico che ci è stato tramandato. Questa serata vuole dare visibilità a un manufatto che è ancora poco conosciuto. Intitolare la scalinata a Ungaretti è un’idea che proponiamo alla comunità e speriamo che sia condivisa». La scalinata è una delle espressioni artistiche meno conosciute sul territorio ma anche una tra quelle che ha un notevole pregio dal punto di vista architettonico e storico. La lunga scalinata in pietra è formata da 343 scalini e inizia in prossimità della prima curva a sinistra di via Osservatorio e, attraverso una serie di rampe in mezzo alla natura del Parco del Colle, sale alla chiesetta di Sant’Antonio. La scalinata è opera dei fratelli Biagio ed Antonio Martinis, muratori provenienti dalla Carnia, che l’hanno costruita tra il 1815 e il 1821. Necessita di un intervento di restauro, di recente anche l’assessore regionale alle infrastrutture Graziano Pizzimenti è venuto a visitarla... —

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