Scambio culturale con l’Argentina sulle tracce degli avi

CORMONS
Hanno vissuto un’esperienza lunga un mese tra luglio e agosto tra Buenos Aires e Avellaneda de Santa Fé, in Argentina, grazie al progetto Lazos. E sono tornati con un arricchimento personale. Sono i cinque ragazzi cormonesi tra i 16 ed i 17 anni che lo scorso luglio sono andatri in Sudamerica per un progetto di scambio che oggi vede ospiti tra Cormons e Cividale altri tre ragazzi argentini. Nei giorni scorsi sono stati ricevuti in Comune dalla vicesindaco Antonietta Fazi, che li ha introdotti spiegando come il progetto Lazos «sia nato nel 2015 e vuole dare la possibilità ai ragazzi di svolgere delle esperienze in una terra dove si sono insediati discendenti di emigranti friulani».
A promuovere l’iniziativa fu l’allora assessore della giunta Patat, Elena Gasparin, ma il progetto è proseguito con altrettanta convinzione sotto la giunta Felcaro. «Il progetto piace ai ragazzi – sottolinea Fazi – perché permette loro di frequentare, oltre posti nuovi, anche coetanei con conoscenze e bagagli culturali diversi in una realtà come quella di Avellaneda dove la comunità friulana emigrata a metà ’800 è ancora molto forte». I cinque ragazzi cormonesi coinvolti in quest’esperienza sono Cecilia Blanca Drusin, Karin Pascoletti, Edoardo Pagnutti, Alessia Cecot e Lucia Misigoj. E sono proprio loro a spiegare come «arrivati prima a Buenos Aires, per poi spostarci verso Avellaneda, siamo stati accolti nel loro centro culturale e ricevuti dalle famiglie argentine. I nostri coetanei poi ci hanno aiutato a inserirci in quel contesto molto diverso dal nostro, portandoci in discoteca, aiutandoci nelle lezioni di lingua, storia, geografia e diritto». Il ricordo che si sono portati dietro? «Gli argentini sono nettamente più espansivi, il carattere gioviale e caloroso delle persone è stato ciò che più ci ha impressionato». —
M. F.
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