Schiamazzi serali in piscina A rischio stop gli happy hour

Una sorta di “ordinanza antischiamazzi” estesa alla periferia, che rischia di mettere fine ad uno degli appuntamenti serali più apprezzati dell'estate goriziana. Parliamo degli Happy Hour organizzati...
Bumbaca Gorizia 25.04.2009 Gradisca sfilata Torneo e Notte Bianca - Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 25.04.2009 Gradisca sfilata Torneo e Notte Bianca - Foto di Pierluigi Bumbaca

Una sorta di “ordinanza antischiamazzi” estesa alla periferia, che rischia di mettere fine ad uno degli appuntamenti serali più apprezzati dell'estate goriziana. Parliamo degli Happy Hour organizzati ogni giovedì sera dalla Gorizia Nuoto nella piscina di via Capodistria: dalle 18.30 in poi, fino alla mezzanotte, tanto divertimento, musica e chioschi per rinfrescare le calde serate estive in modo diverso dal solito. Tutto bene e grande successo di partecipazione.

Almeno fino a quanso una cittadina un po' più sensibile degli altri, che abita proprio nella zona della piscina, inizia a lamentarsi con le forze dell'ordine ed il Comune per il rumore che le impedisce di prendere sonno. Ed ecco che il Comune è costretto ad applicare il “silenziatore” alla Gorizia Nuoto, imponendo la chiusura della musica già alle 23. Ma i gestori della piscina non ci stanno. «Ci pare un'ingiustizia vera e propria - spiega Martina Gratton, della Gorizia Nuoto - soprattutto perché le cose stanno in modo molto diverso da quello descritto dalla nostra vicina che si è lamentata. E' stato detto che teniamo la musica a tutto volume fino alle 3 del mattino, cosa assolutamente non vera come sanno bene anche le forze dell'ordine che ci controllano. Chiudiamo tutto sempre a mezzanotte, tranne quando otteniamo delle apposite deroghe, come in occasione degli ultimi Acquatics Fvg Games. La nostra è un'attività temporanea, perché si svolge una volta alla settimana, solamente per due mesi d'estate. Praticamente è come se fosse una sagra, e le sagre hanno la possibilità di fare musica fino a mezzanotte ed anche oltre. Perché noi no?».

Tra l'altro, si sa, i giovani d'oggi escono sempre più tardi da casa. E chiudere baracca e burattini alle 23 vuol dire praticamente chiudere quando gli ospiti sono appena arrivati. «L'ordinanza danneggerebbe del tutto la nostra attività, e sarebbe un vero peccato - dice Gratton -. Ai nostri Happy Hour lavorano ben cinque ragazzi, e se ne dovrebbero restare a casa: proprio ora che parliamo di offrire opportunità ai giovani, tra l'altro. Siamo stati contattati da molte famiglie del quartiere, che si sono schierate dalla nostra parte, e sono pronte a dar vita ad una raccolta di firme per farci continuare». Della questione si stanno peraltro occupando in queste ore anche gli assessori comunali Ceretta e Sartori, per cercare di trovare una soluzione, mediando tra regole e buon senso. «Devo dire che il Comune, attraverso i due assessori, si sta dando molto da fare, e ci sta provando a venire incontro - spiega ancora Martina Gratton - ma noi vogliamo risposte chiare quanto prima. Confidiamo che la situazione si possa aggiustare».

Insomma, nella Gorizia eternamente divisa tra chi vuol fare e chi vuol riposare, tra la festa ed il silenzio, spunta un nuovo caso. E chissà che questa volta il buon senso non possa aver la meglio sulla burocrazia.

Marco Bisiach

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