Schianto in moto, muore operaio

RUDA. Perde il controllo della moto e si schianta contro un’abitazione in pieno centro a Saciletto. È morto sul colpo Michele Rigonat, quarantatreenne operaio residente a Ruda in via Gorizia, 66. L’incidente è avvenuto alle 3.20 della notte tra sabato e domenica sulla Provinciale 30 in via Giovanni XXIII°. A nulla è servito il tempestivo intervento dei sanitari del 118 in quanto per il Rigonat, non c’è stato nulla da fare. L’uomo stava tornando da Cervignano verso casa a bordo della propria moto quando all’altezza del curvone che immette al centro di Saciletto, per cause imprecisate, ha perso il controllo del mezzo finendo contro una finestra dell’abitazione, al civico 13 di fronte la provinciale. L’uomo viveva da solo, non era sposato ma lascia una figlia di undici anni avuta da una precedente relazione e che vive con la madre, ma della quale era molto orgoglioso. In molti lo ricordano in giro per il paese assieme alla ragazzina quando veniva a trovarlo a Ruda. Michele Rigonat lascia anche i genitori e due fratelli il maggiore Daniele, conosciuto pasticciere e panificatore e Roberta operatrice ospedaliera.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti la Polstrada di Udine che ha effettuato i rilievi ed i Vigili del fuoco di Cervignano che hanno ripulito l’asfalto e consentito di nuovo la percorrenza della strada anche se a quell’ora di notte non vi era chiaramente traffico. La salma di Michele Rigonat è stata ricomposta dagli operatori e trasportata alla cappella mortuaria del cimitero di Perteole.
Il medico legale che ha preso in esame il corpo dell’uomo è giunto nella mattinata di ieri. L’improvvisa scomparsa di Michele Rigonat ha scosso tutta la comunità di Ruda in quanto era molto conosciuto e ben voluto per molteplici attività che svolgeva.
«E’ una grave perdita per tutti- ha detto il sindaco di Ruda Palmina Mian. Michele abitava a poca distanza da casa mia e conosceva molto bene questa strada e il curvone che gli è stato fatale». Il sindaco ha precisato che proprio in quel punto anni addietro si sono verificati altri incidenti ma, fortunatamente non gravi come quello avvenuto in questa circostanza. «Michele era una persona estremamente intelligente, con una memoria di ferro e dalle grandi capacità - dice l’assessore allo sport e cultura Renato Ulian -. Magari poteva sembrare un po’ strano, ma indubbiamente era una cara persona. Amava particolarmente la musica di cui sapeva tutto, in particolare era appassionato dei grandi personaggi della musica degli anni ’70 – ’80 e condivideva questa passione con quella dei mezzi a due ruote, moto e scooter».
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